Perché invecchiare quando si può cercare di ringiovanire? Il progetto del miliardario americano Bryan Johnson, 45 anni, è di quelli talmente futuristici che non si capisce dove inizi il sogno e dove finisca l’utopia. Da qualunque parte la si guardi, una cosa è certa: l’imprenditore ha deciso di mettere sul piatto il suo patrimonio monstre per fermare non solo i segni del tempo ma direttamente l’impatto del passare degli anni sul corpo. E non è solo una questione estetica. Come un Benjamin Button 4.0, il suo obiettivo è quello di ringiovanire sempre di più, anche se non per tornare neonato. Per riuscirci si è affidato ad un gruppo di esperti, trenta in tutto tra nutrizionisti, medici, scienziati e preparatori atletici, grazie al quale ha ridotto la sua età epigenetica di 5,1 anni, abbassando del 24% il tasso di invecchiamento. Un po’ di numeri per capire meglio: in due anni ha rallentato i tempi dell’invecchiamento, passando da 365 ai 453 giorni. Così si ritrova la pelle di uomo di 27 anni, il cuore di un trentottenne, ha abbassato la sua temperatura corporea di quasi due gradi e i test a cui si sottopone tutti i giorni tenendo sotto controllo circa 70 parametri fisici e vitali – tra cui anche il passaggio in uno scanner a risonanza magnetica che ha fatto installare direttamente nella sua villa a Venice, in California – sono equiparabili a quelli di un 18enne.
Prodigi della ricerca scientifica, delle cure rigenerative più avanzate e anche di un clamoroso investimento economico. Questo progetto di cui è “cavia” consenziente gli costa infatti circa 2 milioni di dollari all’anno ma con un patrimonio che sfiora il miliardo di dollari dopo la vendita della sua società, la Braintree Payment Solutions, a eBay nel 2013, per lui è un investimento sostenibile.
Ma come fa a frenare l’invecchiamento? Innanzitutto, con una dieta rigidissima che tocca al massimo una punta di 1.977 calorie giornaliere, grazie a cibi e ricette prevalentemente vegane. Poi grazie all’esercizio fisico, con 25 esercizi studiati ad hoc su di lui e sessioni di un’ora di palestra ad alta intensità. Tutto calcolato nel dettaglio, anche la sveglia che suona ogni mattina alle 5, così come è tassativo l’orario in cui va a dormire (non prima di aver indossato degli occhiali studiati per bloccare le lunghezze d’onda della luce di colore blu). Fitta poi la lista di integratori e multivitaminici che assume quotidianamente, dalle pillole di curcuma pepe nero e zenzero per gli enzimi del fegato e per ridurre le infiammazioni, allo zinco e al litio per il cervello, ai licopeni per le arterie e la pelle, fino ad un antidiabetico che previene i polipi nell’intestino. Lì dove non arriva la genetica, arriva il portafoglio.