“Un genio del male”. Così Sabrina Salerno definisce l’uomo che le è stato accanto, professionalmente parlando, agli inizi della sua carriera, e dal quale è riuscita a liberarsi solo dopo diversi anni. Ospite di Francesca Fialdini a Da noi… a ruota libera, la cantante ripercorre le prime tappe di un percorso che l’ha portata a diventare una star internazionale negli anni ’80. Ma non è tutto rose e fiori come sembra, e infatti anche lei, come tanti altri artisti, ha avuto a che fare con individui subdoli e sinistri: “Io sono incappata in questo tipo di persone però sono riuscita a liberarmi in 7 anni, la giustizia italiana è stata un po’ lenta, c’è molto burcorazia. Nel mondo dello spettacolo le leggi sono un po’ obsolete, non sono molto chiare” ammette.
Entrando nel dettaglio della vicenda, Sabrina Salerno racconta: “Ho avuto accanto una persona che ha creduto in me, alla quale devo comunque dire grazie, però voleva manipolarmi, rendermi incapace di intendere e di volere, questa era una delle sue fobie, era un genio del male e questo capita a tantissime persone nel mondo dello spettacolo, soprattutto quando uno parte giovanissimo. Sembra quasi una storia scritta, però è così […]”. Come detto, nel tempo la cantante di Boys è riuscita a far uscire quest’uomo dalla propria vita: “Ho saputo ricostruire tutto, soprattutto sono riuscita a riprendermi un patrimonio che mi era stato portato via”. Anche in una situazione così delicata, però, l’artista è riuscita a non farsi travolgere dagli eventi: “Quando riconosci il male, quelle come me sperano sempre che anche nel male ci sia una parte di luce. Questa è stata una prerogativa della mia vita”.