L’impresa rientra nella campagna oceanografica della 38/a Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). I ricercatori e i tecnici a bordo hanno raggiunto, all’interno della Baia delle Balene, un sito fino a oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280' S
Non era mai successo prima. La nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi” dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da una nave. L’impresa rientra nella campagna oceanografica della 38/a Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) (leggi il reportage di Stefano Valentino). I ricercatori e i tecnici a bordo hanno raggiunto, all’interno della Baia delle Balene, un sito fino a oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280′ S, il punto più meridionale mai raggiunto nel Mare di Ross in Antartide.
Scopo della missione è effettuare campionamenti nell’ambito di “Bioclever” (Biophysical coupling structuring the larval and juvenile fish community of the Ross Sea continental shelf: a multidisciplinary approach) un progetto coordinato dall’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp) del Cnr, grazie anche alla collaborazione dell’osservatorio marino MORSea (Università Parthenope).
Il record è stato raggiunto nel corso della prima campagna oceanografica dedicata a sette diversi progetti tra attività di lancio e recupero di boe (floating e drifter) alla messa a mare dei “mooring”, per studiare le colonne d’acqua e realizzare mappe di aree ancora non cartografate in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana.
Il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda è previsto per il 6 marzo 2023, mentre quello in Italia è atteso per la seconda metà di aprile.