Gli adulti trovati nella provincia con un massimo di 2,5 grammi di cocaina, eroina, fentanil e altre droghe pesanti riceveranno informazioni su come accedere ai programmi di trattamento della dipendenza e non saranno né multati, né arrestati. La provincia canadese ha registrato più di 10mila morti dal 2016
“La situazione non è mai stata così grave”. La ministra delle Dipendenze Carolyn Bennett della provincia canadese della British Columbia delinea un quadro sociale allarmante, dove le morti per overdose di oppioidi hanno raggiunto record mai visti finora, con più di 10mila morti dal 2016, anno in cui è stata dichiarata emergenza pubblica. E per fare fronte a quella che ormai è una crisi sociale e sanitaria dilagante, la provincia ha deciso di depenalizzare il possesso di piccole quantità di cocaina, eroina, fentanil e altre droghe pesanti, in un progetto pilota triennale.
Invece di dover affrontare la prigione o pagare multe, gli adulti trovati nella provincia con un massimo di 2,5 grammi di queste sostanze riceveranno informazioni su come accedere ai programmi di trattamento della dipendenza. La polizia inoltre non sequestrerà le loro droghe, mentre spacciatori e trafficanti continueranno ad essere perseguiti penalmente. “Gli effetti di questa crisi di salute pubblica hanno devastato le comunità della British Columbia e del Canada“, ha aggiunto Bennett. Quando la misura è stata annunciata lo scorso maggio, la ministra aveva suggerito la possibilità di essere estesa anche ad altre province.
In British Columbia, cinque milioni di abitanti, circa sei persone muoiono ogni giorno per le droghe. A livello nazionale, il numero delle vittime ha superato quota 30mila dal 2016. I funzionari sperano che il cambiamento nella politica eliminerà lo stigma associato all’uso di droghe che impedisce alle persone di cercare aiuto e promuoverà l’idea che la dipendenza sia un problema di salute.
Il Canada ha speso più di 800 milioni di dollari canadesi (600 milioni di dollari Usa) per cercare di arginare la crisi degli oppioidi, e Bennett ha evidenziato successi come le oltre 42mila overdose evitate e più di 209mila persone indirizzate ai servizi sanitari negli ultimi anni. Ma ha riconosciuto anche “che l’accesso alle cure rimane un gap” su cui si sta ancora lavorando. La British Columbia è la seconda giurisdizione in tutto il Nord America a depenalizzare le droghe pesanti, dopo lo stato americano dell’Oregon nel novembre 2020. Quest’ultimo ha visto un drastico calo degli arresti, ma poche persone (meno dell’1%) hanno accettato le offerte di aiuto per superare la dipendenza.