Dopo il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, in commissione Giustizia del Senato, per l’indagine conoscitiva sull’uso delle intercettazioni, è stata la volta di Raffaele Cantone. L’ex numero uno dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, già nella Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, più volte nel corso della sua audizione ha sottolineato l’importanza dell’uso delle intercettazioni sia nella grande che nella piccola criminalità, facendo l’esempio di indagini riguardanti casi di furti nelle abitazioni e reati contro la Pubblicazioni Amministrazioni. Truffe e falsi su cui “le intercettazioni sono state fondamentali”. Nella corruzione piccola e grande “le intercettazioni sono l’unico strumento per penetrare il rapporto omertoso che c’è tra corrotto e corruttore”. Cantone è intervenuto anche sul trojan, sottolineando che “nelle indagini riguardanti reati contro la Pubblica Amministrazione la sua importanza è un fatto indiscutibile”.