Politica

Cospito, Bonelli: “Donzelli chieda scusa, sue parole indecenti. Il governo ha la responsabilità di non aver trasferito prima il detenuto”

“Quello che è successo alla Camera dei deputati è un fatto indecente. Che l’onorevole Donzelli accusi parlamentari dell’opposizione di essere di fatto fiancheggiatori della mafia e del terrorismo è inaccettabile. O chiede scusa oppure è difficile proseguire con serenità i lavori nell’Aula”. Così, ai microfoni di Radio Radicale, il deputato di Europa Verde Angelo Bonelli stigmatizza le parole pronunciate stamattina dal deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli contro i parlamentari del Pd, Debora Serracchiani, Andrea Orlando, Silvio Lai e Walter Verini, accusati di aver fatto visita nel carcere di Sassari ad Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis. “I parlamentari – continua – esercitano la funzione prevista dalla Costituzione. E noi siamo una democrazia perché esercitiamo queste funzioni. Quando la democrazia sarà più debole, lo sarà perché non esercitiamo quelle funzioni previste dalla Costituzione”.

Bonelli aggiunge: “Ci sono persone che sono sotto scorta per aver contrastato la criminalità organizzata e la mafia. Ci sono esponenti politici che hanno perso la vita per contrastare mafia e terrorismo e per difendere la democrazia nel nostro paese, la stessa democrazia che consente oggi a Donzelli di dire sciocchezze. Quindi, il coordinatore politico di Fdi deve chiedere scusa. E chiedo anche alla presidente Meloni: si riconosce in quello che ha detto Donzelli, visto che è il coordinatore politico del suo partito? È veramente indecente quello che ha accaduto”.

Il parlamentare sottolinea: “Gli attentati vanno sempre perseguiti con fermezza. Nessuna tolleranza. Detto questo, la fermezza non si può però applicare nei confronti di chi sta esercitando uno sciopero della fame. Ci sono molti giuristi e costituzionalisti secondo cui dare il 41 bis a Cospito è stata una forzatura. Ritengo tuttavia che il governo abbia la responsabilità – conclude – di non essere intervenuto prima nel consentire a Cospito di essere trasferito in un centro clinico e di trasformare di fatto Cospito in un martire per quelli che oggi stanno buttando le bombe fuori dal carcere. Il ministro Nordio ha tutti gli strumenti dell’ordinamento penitenziario per poter trovare una soluzione“.