“Cospito è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: ‘Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: ‘Dev’essere una lotta contro il 41 bis, per me siamo tutti uguali. Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”. Sono le parole pronunciate dal deputato FdI Giovanni Donzelli, intervenendo in Aula nel corso dell’esame della proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Dichiarazioni e attacchi ai parlamentari Pd che hanno scatenato lo scontro politico sollevando la protesta delle opposzioni. “Sono sconcertato. Non è consentito che uno si alza la mattina e viene qui a fare il comizio. Non è accettabile”, ha detto il deputato di Avs, Filiberto Zaratti. “Sull’art.1 questo tema non c’entra niente”, gli ha fatto eco Roberto Giachetti, di Az-Iv. “Ci sono molte ragioni per le quali potremmo invitare l’onorevole Donzelli a vergognarsi – ha attaccato dal Pd Peppe Provenzano – Ne voglio sottolineare due: la prima, che l’intervento che ha appena rivolto e le accuse all’opposizione non c’entravano nulla e la seconda è perché sta sporcando un momento di grande unità che questo Parlamento ha il dovere di costruire sui temi della lotta alla mafia, le chiedo presidente di richiamare l’onorevole Donzelli al rispetto della sua funzione e di noi che siamo in quest’Aula”.
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