“A me tutto questo pare veramente un grande psicodramma in cui siamo tutti in un tunnel. Ma volete capire che il problema è più grosso? L’aveva capito nel 1955 una grande filosofa, Hannah Arendt, che in un suo libro fondamentale si chiede: Cosa succede a una società fondata sul lavoro quando il lavoro viene a mancare? E viene a mancare perché c’è una politica economica che non è pensata per la felicità delle persone“. È l’amaro commento pronunciato a L’aria che tira (La7) da Domenico De Masi, sociologo e direttore della Scuola del Fatto Quotidiano, sulla drammatica situazione dei lavoratori dell’Atm di Isernia, da 4 mesi senza stipendio, e quella degli operai di Marcianise dipendenti della multinazionale americana Jabil, che ha annunciato 190 licenziamenti per il prossimo mese.
De Masi cita il suo libro, “La felicità negata”, spiegando: “Qui si nega la felicità a milioni di persone nel mondo e a migliaia di italiani. Ma il problema è più grosso ed è nella politica economica. Nel nostro territorio non può che venire quel tipo di multinazionali che depredano l’Italia. E nessuno ci può fare nulla. Se non si cambia la politica economica, nessuno ci può fare niente con tutta la buona volontà. Si possono fare solo promesse. Ma volete capire che siete tutti in un tunnel?”. Dissente Walter Rizzetto, ex M5s e attualmente deputato di Fratelli d’Italia: “Finora non c’è mai stata una norma sulle delocalizzazioni”. “E non ci sarà mai”, commenta De Masi.