Questione di graduatorie. È lì che sta il nocciolo della questione per Iva Nikolli, che da vent’anni è costretta su una sedie a rotelle che non le permette di muoversi con libertà nemmeno nella capitale d’Italia. A settembre ha fatto richiesta di un pulmino al Comune, ai Servizi per la mobilità, ma ad oggi non ha ancora avuto notizie. Ogni giorno per prendere l’autobus dell’Atac per andare all’istituto superiore “Einstein” di via Pasquale II, dove la ragazza sta svolgendo il triennio del percorso economico, deve farsi accompagnare dalla madre. Iva e Drita, sua mamma, entrambe di origine albanese, alla fine hanno deciso di farsi sentire. L’hanno fatto attraverso le pagine della versione romana del Corriere della Sera: “Mia madre spesso deve rinunciare al lavoro per accompagnarmi – fa notare la studentessa – e adesso anche lei inizia ad avere problemi di salute”.

Un caso che è sulla scrivania, come tanti altri, dell’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patané che a ilfattoquotidiano.it spiega: “In questi mesi, l’impegno dell’amministrazione è stato massimo sul tema trasporto disabili estendendo la platea degli aventi diritto, per il mese di gennaio, anche a coloro che facevano parte della vecchia graduatoria, che avevano quindi i requisiti, ma avevano presentato la nuova domanda con vizi formali e/o ritardi. Il caso della signora Iva Nikolli si differenzia perché, oltre al ritardo nella presentazione dell’istanza di oltre un mese rispetto alla scadenza dei termini, la signora non fa parte della vecchia graduatoria e questo impedisce all’amministrazione di procedere in continuità con il servizio. Le resta, però, la possibilità di accedere all’integrazione della graduatoria che aveva termine il 15 gennaio 2023 e che sarà pubblicata al più tardi entro marzo”.

Tutto passa attraverso la burocrazia com’è sempre in questi casi ma intanto Iva è pessimista e certi giorni quando le lezioni terminano alle 21.40 tra scioperi e autobus che non passano, il viaggio di ritorno capita che termini anche alle 23. Una strada tutta in salita per questa ragazza autodidatta. Scrive persino due libri ma nel 2019, dopo il terremoto a Durazzo, è costretta a venire in Italia e qui è iniziato un nuovo calvario a Montespaccato, dove vive. Patané è certo che sarà trovata una soluzione: “Roma Servizi per la Mobilità sta procedendo ad ultimare l’istruttoria delle domande presentate entro il 15 gennaio scorso per poi proporre entro marzo – dopo le opportune verifiche dei requisiti richiesti – al Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti l’integrazione della graduatoria per la relativa approvazione formale. L’amministrazione capitolina sta valutando, infine, delle modifiche al regolamento di accessi ai servizi in modo da superare la logica della graduatoria e garantire al maggior numero possibile di cittadini con disabilità residenti nel territorio capitolino i servizi di mobilità“.

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