Abbiamo intervistato Luca D'Alessio (in arte LDA) che ci ha raccontato l'emozione di salire sul palco del Teatro Ariston e qualcosa di più su 'Quello che fa bene', il suo nuovo album. "È stato un processo lungo, è come il ragù: più lo fai stare e più esce meglio", ha detto il cantautore
Avete presente quei ragazzi semplici e gentili che, nonostante la popolarità, sono rimasti con i piedi per terra, colmi di gratitudine per tutto quello che stanno vivendo? Ecco, è il caso di Luca D’Alessio (in arte LDA) che ci ha raccontato come sta vivendo le ultime settimane prima dell’inizio del Festival di Sanremo, dove avrà anche l’occasione di duettare con Alex Britti sulle note di ‘Oggi Sono io‘. “Sono già qui – spiega a FqMagazine – ho fatto le prove. Sto da Dio! Come lo sto vivendo? Molto bene, voglio dire la verità. Cerco di viverla senza ansia, o almeno ci provo. Ma certamente è un palco importante, un po’ fa paura”.
Hai dei riti scaramantici?
Sono molto credente quindi prego. Porto sempre il rosario di mia nonna in tasca e gli do tre baci prima di salire sul palco.
Che consigli ti ha dato tuo papà Gigi?
Mi ha detto di divertirmi, questo è stato l’unico consiglio.
Hai avuto modo di sentire Maria De Filippi?
Sì, l’ho sentita appena c’è stato l’annuncio che sarei stato a Sanremo. Mi ha fatto i complimenti. Tra me e Maria c’è un bellissimo rapporto, è rimasta molto contenta.
A Sanremo porterai una canzone d’amore, ‘Se poi domani’, è autobiografica?
Sì. Sono quelle canzoni che tu scrivi perché magari la sera prima ti girano tante cose nel cervello. Pensa che io dovevo andare in studio a fare tutt’altra cosa però non ce la facevo, mi sono messo a scrivere e in mezz’ora ho scritto la canzone. Del mio disco penso sia la canzone che ho messo di meno a fare ed è quella che ho presentato a Sanremo.
A proposito del disco – ‘Quello che fa bene’, in uscita 17 febbraio – c’è un filo conduttore che lega i vari brani?
Sono io il filo conduttore di questo disco, dove ho sperimentato tanto. Ci sono tanti suoni diversi, c’è un po’ di tutto. Mi sono divertito tanto, sono fan del mio disco. Diciamo che questo è il mio primo vero album, rispetto a prima c’è un LDA 2.0. È un disco molto suonato, c’è tanta musica e tanti musicisti, anche direttori d’orchestra come Adriano Pennino e Francesco D’Alessio (nipote di Gigi, ndr). C’è dell’elettronico però c’è anche tanto suonato, ad esempio gli archi. È stato un processo molto lungo, lento. Come il ragù: più lo fai stare e più esce meglio.
Il titolo sembra in antitesi con il tuo brano più famoso ‘Quello che fa male’, è stata una scelta ponderata?
In realtà ‘Quello che fa male‘ è di tre anni fa, è scritta da un ragazzino, sai le prime cotte d’amore per cui stai male? Ecco, invece ‘Quello che fa bene‘ è un messaggio un po’ più adulto.
Ad aprile sarai in tour a Milano, Roma e Napoli: cosa puoi anticiparci?
Posso dire che ho già fatto la scaletta, è pronta. Sarà un live molto moderno, ci saranno tante cose nuove, luci. Io parlerò con un ente che poi si scoprirà. Ci saranno dei momenti in cui parlerò con i fan, l’obiettivo del concerto è farli uscire con il sorriso. Io penso questo: un biglietto costa 25 euro, magari un genitore ha due figli, poi ci metti la benzina, le cose da mangiare e in una sera se ne vanno via 100 euro. Quindi vorrei che dicessero: ‘Ho speso questi soldi però ne è valsa la pena‘.
Ti aspettavi tutto questo quando hai iniziato Amici e, in particolare, quando sei uscito dal programma?
No, così no. Figurati. Tornare alla realtà all’inizio è stato strano, in casa cercavo le telecamere, il microfono. La prima settimana è stata un po’ particolare. Poi dopo ho ripreso la vita normale e non nego che quella casetta mi manca un po’.
Rimanendo su ‘quella casetta’, stai vedendo Amici? C’è qualcuno che ti piace?
Sì lo sto vedendo. Mi piace Angelina (Mango, figlia del compianto cantautore di ‘Oro’ e di Laura Valente, ex voce dei Matia Bazar, ndr). Mi rivedo tanto in lei e nel coraggio di andare lì con un cognome che pesa. Apprezzo tanto il mio e poi subito dopo il suo coraggio; come si vede alla fine le cose si dimostrano e lei è bravissima. Spero che faccia tanto. Ci tengo molto a questa cosa: in un modo o nell’altro contribuiamo tutti quanti a far cambiare la mentalità delle persone. Io sarò sempre fan dei ‘figli d’arte’ perché non c’è nulla di male. Tanto la gente parlerà sempre, siamo cresciuti in un mondo in cui ci è stato inculcato di vedere sempre il brutto invece della verità. Io continuerò a dimostrare tutto: per il momento sta andando bene. Ho 4 dischi d’oro, 1 di platino. Alla fine è sempre il pubblico che decide.