Fifa e Uefa “non possono giustificare il loro comportamento anticoncorrenziale” contro la Superlega. Il Tribunale Provinciale di Madrid ha emesso una sentenza, diffusa dal quotidiano sportivo spagnolo As, favorevole al progetto promosso da Real Madrid, Barcellona e Juventus. I tre magistrati infatti ritengono non corretto il comportamento adottato dagli organi di governo del calcio, che stando alla sentenza hanno agito “come se fossero gli unici depositari di certi valori europei, soprattutto se questo deve servire da una scusa per sostenere un monopolio dal quale poter escludere o ostacolare l’iniziativa di quella che aspira ad essere la sua concorrente, la Superlega”.

Cosa cambia? Per ora poco. Di certo i club promotori hanno un appiglio per proseguire la loro battaglia, dopo che a dicembre l’Avvocatura generale della Corte di Giustizia Europea aveva invece bocciato la Superlega: le sue norme non violano il diritto alla libera concorrenza perché servono a tutelare i valori dello sport. Pur sempre un monopolio, ma a fin di bene, avevano sostenuto i magistrati europei. Un parere, non vincolante, che però sembrava aprire la strada a una penalizzazione da parte dell’Uefa per Real Madrid, Barcellona e Juventus. La sentenza della Corte di Giustizia Europea è attesa tra marzo e aprile 2023: solitamente le conclusioni dei giudici sono concordi con la visione dell’avvocatura generale. E per questo Gabriele Gravina, presidente della Figc, commenta: “Aspetterei marzo, tra un paio di mesi ci sarà la decisione dell’Unione Europea che mi sembra abbastanza orientata. La sentenza di Madrid lascia il tempo che trova perché riguarda il territorio spagnolo. Vedremo che succederà a livello europeo”.

I magistrati spagnoli però sostengono il contrario di quanto scritto dall’Avvocatura Ue. La sentenza ordina a Fifa e Uefa di “astenersi dall’adottare qualsiasi provvedimento o azione e dal rilasciare qualsiasi dichiarazione, nel corso del dibattimento del procedimento principale, che impedisca o ostacoli, direttamente o indirettamente, la preparazione o lo sviluppo della Superlega”. E ancora, vieta a Fifa e Uefa, “di annunciare o minacciare qualsiasi misura disciplinare o sanzionatoria nei confronti dei club, dirigenti e persone dei club e/o o giocatori che partecipano alla preparazione della Superlega”.

I giudici aggiungono che “alla luce delle indicazioni che ci sono state messe a disposizione, non sembra giustificabile il comportamento dei convenuti a tutela degli interessi generali del calcio europeo. Quella che avvertiamo è un’azione che ha tutte le caratteristiche di un ingiustificabile abuso da parte di chi detiene una posizione di dominio”. “Inoltre – si legge ancora nella sentenza – non possiamo presumere in questa procedura cautelare che il meccanismo di distribuzione degli utili utilizzato da Fifa e Uefa, che non è contrassegnato o controllato da un regolatore pubblico indipendente, costituisce necessariamente il meglio possibile per gli interessi generali dello sport”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Spagna, partite di calcio truccate: 23 arresti. “Più di trenta gare falsate da allibratori clandestini”

next
Articolo Successivo

Manolo Portanova al Bari, la condanna per stupro e i tifosi contro: storia sbagliata con lieto fine

next