Sei anni di reclusione a testa: è stata questa la pena a cui sono stati condannati cinque ex calciatori della società Virtus Verona imputati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa di 20 anni. La sentenza, riportata il 31 gennaio dal giornale veronese L’Arena, è stata emessa con rito abbreviato dal giudice dell’udienza preliminare Paola Vacca. La violenza risale alla notte tra il 18 e il 19 gennaio 2020, quando i cinque calciatori erano ancora compagni di squadra alla Virtus. La società veronese, in seguito alla denuncia della giovane, aveva prima sospeso i suoi tesserati e poi li aveva ceduti ad altri club.

La vittima aveva denunciato di essere stata accompagnata da uno dei giocatori, suo compagno di scuola, in un appartamento dove si trovavano gli altri quattro imputati. Qui è stata fatta ubriacare e poi è stata sottoposta a rapporti sessuali non consenzienti. I cinque imputati, Stefano Casarotto, 26 anni, di Venezia, Gianni Manfrin, 29 anni di Padova, Edoardo Merci, 23 anni di Verona, l’argentino Santiago Visentin e il romeno Daniel Onescu, prima dell’udienza avevano versato una somma a titolo di risarcimento alla vittima, che aveva ritirato la costituzione di parte civile e la querela. Ma il reato è comunque procedibile d’ufficio: in sede processuale il pm ha preso atto del risarcimento ma ha ritenuto che ciò non escludesse la responsabilità penale dei giovani. Ha chiesto e ottenuto, quindi, la pena di sei anni per ognuno dei cinque imputati.

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