Dopo l'esperienza nella Capitale nella giunta dei 5 stelle e quella al vertice dell'Agenzia Dogane e Monopoli, l'economista trova posto nella giunta del centrodestra in Calabria. "Sarà un assessore indipendente che agirà da tecnico nell’esclusivo interesse del nostro territorio”, dice il goveratore
“Presto il nome del nuovo assessore”. Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto, di Forza Italia, lo ha garantito e così è stato. Un assessore si dimette e uno arriva nel giro di poche ore. Il primo è Mauro Dolce che, in Calabria, lascia la delega alle Infrastrutture e ai lavori pubblici e che promette di continuare “ad offrire alla Regione, nelle forme più opportune, la mia esperienza e le mie competenze su determinati progetti strategici”. Il secondo è Marcello Minenna, l’ex dirigente Consob ed ex direttore dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli a cui è stata affidata la delega all’Ambiente.
Se Minenna si è “detto entusiasta di lavorare in Calabria”, Occhiuto ha esaltato “le sue qualità, le sue competenze, la sua determinazione” trattenendo, però, per sé alcune deleghe importanti che gli ha restituito il dimissionario Dolce: infrastrutture e lavori pubblici. Quello che, però, non ha detto il governatore della Calabria è che Marcello Minenna è stato per anni uno degli uomini gravitanti nell’orbita del Movimento Cinque Stelle, ex assessore al Bilancio del Comune di Roma quando era sindaco Virginia Raggi. Dalla giunta capitolina, non senza polemiche, si è dimesso nel 2016 quando ai giornali dichiarò di “aver chiuso con la Raggi ma non con i grillini”. Non aveva detto una bugia tant’è vero che, nel 2019, l’allora vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio alle agenzie dichiarò che Marcello Minenna era il “nome del M5S e della Lega alla presidenza della Consob”.
Un legame, quello con i pentastellati, che non si è mai affievolito. Anzi si è rinsaldato nel 2020 quando il governo Conte lo nominò all’Agenzia delle Dogane e Monopoli dove poi è incappato in alcuni guai giudiziari. Il nome di Minnella, nel 2019, compare in più di una dichiarazione dell’ex grillino Nicola Morra, che lo ha definito come “servitore dello Stato inappuntabile”. Nel febbraio 2020, inoltre, l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia ha annunciato che “l’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi ha deliberato che la Commissione si avvalga della collaborazione a tempo parziale di Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato”.
Nelle scorse settimane, tra l’altro, rumors di palazzo lo accreditavano nell’ultima infornata di nomine del neonato governo di Giorgia Meloni. Adesso Minenna arriva in Calabria, in una giunta regionale di centrodestra. “Sarà un assessore indipendente che agirà da tecnico nell’esclusivo interesse del nostro territorio”, dice il goveratore Occhiuto. Anche la prima dichiarazione del diretto interessato trasuda “laicità” partitica: “Affronto questo nuovo incarico con senso di responsabilità e spirito di servizio, portando la competenza tecnica maturata in trent’anni da servitore dello Stato, insieme con la determinazione ed il rigore che hanno contraddistinto ogni mio impegno. Accetto questa sfida con l’entusiasmo di lavorare in una terra che è molto importante per lo sviluppo di tutto il Paese”.