Louis Vuitton non è più soltanto un brand di pelletteria. Ormai da qualche anno è entrato a gamba tesa nel fashion e nel jewel world e ha conquistato il grande pubblico. Il vecchio mondo, chiuso in una gabbia di cristallo si sentiva al sicuro, invece è andato in frantumi. Il team LV ha creato un suo linguaggio fatto di stile e di performances uniche, dove la moda si intreccia all’arte grazie ad un collettivo creativo da “immaginazione al potere” che è la vera forza del clan.
E così, mentre la cantante spagnola Rosalía accendeva la scena con i suoi successi new pop latini, ballando e scatenandosi sul cofano di un macchinona gialla della vecchia Hollywood posizionata al centro della passerella Homme 2023, Francesca Amfitheatrof, direttrice artistica delle Collezioni Gioielli e Orologi LV, lanciava Spirit la nuova collezione di Alta Gioielleria. Dieci pezzi unici, che riflettono i valori della maison: Liberty, Destiny, Fantasy e Radiance. Valori che entrano in sintonia creando un legame indissolubile tra i gioielli e chi li indossa. Pezzi che sprigionano energia anche geometrica nell’evocare il monogramma del marchio, che si deve intuire, intravedere. 34 rubini di un rosso vivace a forma di V e sei diamanti flore cut per il logo LV ma solo una sapiente artigianalità li fa risaltare in maniera non invasiva. E quella che era l’imbottitura dei bauli della Maison è ora applicata a uno splendido anello bombato che ha la forma di un reticolo. Veri capolavori dell’arte orafa.
E se da una parte l’universo Louis Vuitton “Victory is a State of Mind” ha come protagonisti anche i campioni di calcio Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, scattati dalla celebre fotografa Annie Leibovitz mentre giocano a scacchi; dall’altra arriva la prima collezione dedicata ai neonati. Morbida e avvolgente, elegante e giocosa, questa proposta senza tempo accompagnerà i bambini nei loro primi giorni di vita. Last but not least, on “LV Dream”, la maison inaugura anche la sua prima chocolaterie per una pausa golosa proprio di fianco alla sede storica in 2, rue du Pont-Neuf, sotto la supervisione dello Chef-Pâtissier Maxime Frédéric.
