Un ulteriore taglio agli obblighi sulla valutazione di impatto ambientale che può saltare in casi eccezionali, a discrezione del ministro, e commissariamenti sprint degli enti locali inadempienti. Sono le novità inserite nella nuova bozza del decreto per velocizzare l’attuazione del Pnrr, a cui sta ancora lavorando il governo Meloni sulla falsariga delle “semplificazioni” di Draghi. Tra le altre cose, il testo contiene misure per semplificare l’installazione di impianti di energia rinnovabile. La nuova bozza è di 74 articoli, due in più della precedente, ma non tutti sono già definiti.

Restano quelli sulla semplificazione normativa per gli impianti off-shore di produzione di energia da fonti rinnovabili posti al largo delle coste italiane, le misure per semplificare le norme sugli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e quelle per sostenere la produzione di energia elettrica da fonte solare.
Per quanto riguarda le disposizioni per semplificare gli obblighi in materia di Via, la valutazione di impatto ambientale, il decreto stabilisce che “nei casi eccezionali in cui è necessario procedere con urgenza alla realizzazione di interventi di competenza statale previsti dal Pnrr, il ministro competente per la realizzazione dell’opera può proporre al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica di disporre l’esenzione dalle disposizioni” che regolano la Via.

Non solo: per assicurare il rispetto del cronoprogramma, il governo varerà “misure urgenti in materia di poteri sostitutivi“, accorciando i tempi che fanno scattare i commissariamenti degli enti locali inadempienti rispetto agli obblighi del Pnrr. “Province, Comuni e Ambiti territoriali sociali” che non adotteranno i provvedimenti necessari all’avvio dei progetti del Pnrr, mettendo “a rischio il conseguimento degli obiettivi intermedi e finali”, avranno infatti solo 15 giorni e non più trenta per provvedere a mettersi in regola dopo il richiamo del ministro competente, si legge nella bozza del decreto. Se il termine non viene rispettato, il ministro nomina un commissario che avrà il potere di adottare gli atti o provvedimenti necessari all’esecuzione del piano.

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