Attualità

Fedez e Cattelan mangiano uno dei peperoncini più piccanti: “Ho metà pancreas, devo prendere gli enzimi altrimenti mi ca*o addosso in diretta”

Ospite su Rai 2 a ‘Stasera c’è Cattelan’, il rapper milanese ha accettato la sfida lanciata dal conduttore e si è raccontato a briglia sciolta: dal suo ritorno in Rai all’attivismo, fino a un “Sanremo giovane” e le conflittualità con il Codacons

di Gabriele Scorsonelli

Ai nastri di partenza con ‘Muschio Selvaggio’ (podcast che conduce insieme a Luis Sal), in onda su Rai2 per tutta la settimana del Festival di Sanremo, mercoledì scorso Fedez si è raccontato a Stasera c’è Cattelan in una particolare intervista. Il rapper, infatti, ha accettato una sfida lanciata dal conduttore: assaggiare, per ogni domanda, diversi tipi di peperoncino presenti nella scala di Scoville (che misura il grado di piccantezza). Un format famoso all’estero con il nome di Hot Ones. “Ho metà pancreas, devo prendere gli enzimi altrimenti mi ca*o addosso in diretta”, ha subito ironizzato il rapper facendo riferimento all’intervento subito per un tumore. Tra lacrime, risate ed espressioni di disgusto, Cattelan e Fedez hanno assaggiato sei diversi tipi di peperoncino, fino al Carolina Reaper, una varietà appartenente alla specie Capsicum chinense, pianta che comprende alcune delle specie più piccanti al mondo. “È come aver fatto una fellatio a Satana – ha esclamato il rapper dopo aver testato l’ultimo grado di piccantezza e aver sputato in un secchio –. Ho detto fellatio perché non volevo dire pom**no”, ha poi concluso bevendo del latte (grazie alla caseina, elimina completamente e rapidamente dalla nostra cavità orale la capsaicina).

Divertimento e anche confessioni, in una conversazione in cui Fedez ha parlato a briglia sciolta. Dal suo ritorno in Rai, dopo le polemiche degli anni trascorsi per il suo discorso al concerto del Primo Maggio (“Non immaginavo di tornare qui in Rai. Mi aspetterei che mi invitassero nuovamente al Concertone, sarebbe una figata. Io ci andrei, ma non credo che mi chiameranno più”), fino all’attivismo sui social, tema a lui molto caro. “È difficile perché qualsiasi battaglia sposi c’è sempre l’arma a doppio taglio del ‘lo fai perché cerchi visibilità’. Bisogna evitare di fare un processo alle intenzioni delle persone”, ha spiegato. E ancora, sul Ddl Zan: “Molti non hanno capito la natura della mia battaglia, si stava bloccando un processo democratico, per questo feci quel discorso al 1° maggio. Ho subito una grande pressione anche prima di salire sul palco, inchieste sul mio conto e su quello della mia famiglia, pur senza trovare un ca**o. Ciò che più mi è dispiaciuto è quando, durante il Covid, abbiamo costruito letteralmente un reparto di terapia intensiva e anche lì hanno dovuto trovare il pelo nell’uovo”, ha continuato.

Durante l’intervista, c’è stato spazio anche per parlare del Festival di Sanremo 2023, durante il quale Chiara Ferragni sarà co-conduttrice nelle serate di apertura e chiusura: “È un Sanremo più giovane per merito della direzione artistica di Amadeus e di un cambio fisiologico della discografia in generale”, ha sottolineato Fedez. Infine, il suo nemico numero uno? “Il Codacons. Poco tempo fa lanciarono un banner dove raccoglievano soldi per il coronavirus, ma in realtà le donazioni andavano a loro. Io li ho denunciati per truffa e ho perso, il tribunale ha deciso che era fattibile. C’è questo sciuro che si chiama Rienzi (Carlo Rienzi, ndr) che passa la vita a ca**re il c**zo alla gente”, ha concluso.

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