Il costruttore americano tornerà a competere nella massima serie motoristica dopo oltre un ventennio di assenza. Il Ceo della Formula 1, Domenicali: "La notizia è ottima per lo sport e siamo entusiasti di vederla insieme agli altri marchi già presenti in Formula 1".
Oltre 20 anni: da tanto dura l’assenza della Ford dai circuiti di gara della Formula 1. Dal 2026, però, l’Ovale Blu tornerà in pista. “La notizia è ottima per lo sport e siamo entusiasti di vederla insieme agli altri marchi già presenti in Formula 1”, ha commentato Stefano Domenicali, ad del celebre campionato: “Ford è un marchio globale con un incredibile storia nelle corse e nel mondo automobilistico e il nostro impegno per essere ‘Net Zero Carbon’ entro il 2030 e introdurre carburanti sostenibili nelle auto di F1 dal 2026 è un motivo importante alla base della loro decisione di entrare in F1: non vediamo l’ora che il logo Ford corra sui circuiti più iconici della F1 2026″.
Domenicali fa riferimento ai nuovi regolamenti della F1, che puntano molto su carburanti sintetici “carbon neutral” ed elettrificazione spinta delle unità propulsive per far convivere insieme le ragioni ambientali con quelle del motorsport tradizionale. Oltretutto, Ford è pure il terzo produttore di motori con più vittorie nel “Circus”, avendo negli anni motorizzato Lotus, McLaren, Williams, Jordan, Benetton e Jaguar. Le monoposto powered by Ford, quindi, si sono guadagnate fra i cordoli ben 10 Mondiali costruttori e 13 piloti.
Il ritorno in Formula 1 “è l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo nell’avventura di Ford nel motorsport, iniziata quando il mio bisnonno vinse una gara che contribuì a lanciare la nostra azienda”, ha commentato Bill Ford, presidente esecutivo del colosso americano: “Ford sta per tornare all’apice di questo sport, portando con sé una lunga tradizione di innovazione e sostenibilità su uno dei palcoscenici più ambiti al mondo”.
Entusiasta pure il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem: “Sono pochi i costruttori che possono vantare una simile storia motoristica come quella di Ford. La scelta del ritorno in F.1 è una notizia eccellente e conferma sia la bontà dei nuovi regolamenti che l’importanza del maggiore interesse per questo sport da parte degli Stati Uniti”.