La procura federale, guidata da Giuseppe Chinè, sta indagando per verificare se siano state commesse violazioni: all'ex dirigente, radiato per i fatti di Calciopoli, "è preclusa a vita la permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc"
Luciano Moggi non avrebbe dovuto essere a bordo campo durante la gara Primavera tra Napoli e Juventus del 14 gennaio scorso. All’ex dirigente, radiato per i fatti di Calciopoli, “è preclusa a vita la permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”, compresa, quindi, la competizione Primavera. Invece, alcune immagini rimbalzate sui social nei giorni successivi dimostrano che l’ex dg bianconero si trovava sul terreno di gioco del centro sportivo di Cercola, Napoli, durante una partita ufficiale. Una presunta violazione per cui la procura federale della Figc ha deciso di aprire un’inchiesta.
Il primo febbraio è stato ascoltato Gianluca Pessotto, coordinatore degli staff tecnici bianconeri, che, come evidenziato dalle immagini, quel giorno sul campo di Cercola si è intrattenuto a lungo con Moggi. La procura federale, guidata da Giuseppe Chinè, sta ora indagando per verificare se siano state commesse violazioni consentendo all’ex dg bianconero di entrare in campo. Da quanto si apprende, è probabile che nei prossimi giorni vengano ascoltati anche i dirigenti partenopei, in quanto responsabili dell’organizzazione della gara. Era il Napoli, infatti, a giocare in casa. È possibile che la procura federale possa contestare anche una seconda violazione: la presenza a bordocampo di una figura non presente né in lista gara né tra gli accreditati, come fotografi, cameramen o altri addetti.