Il pallone aerostatico da ricognizione cinese, avvistato in Montana e tuttora in volo sopra gli Stati Uniti, diventa un caso diplomatico. Inquadrata come una delle più aggressive manovre di raccolta di informazioni degli ultimi anni messe in atto dalla Cina, la scoperta del pallone-spia è avvenuta a pochi giorni prima della programmata visita a Pechino del segretario di Stato Usa, Antony Blinken: avrebbe dovuto incontrare il presidente Xi Jinping ma, alla luce del caso, l’amministrazione americana ha deciso di bloccare il viaggio. “Rinviato”, ha riferito un alto funzionario del dipartimento di Stato, perché in questo momento la visita “non sarebbe costruttiva”, ma Blinken intende andare in Cina “alla prima occasione utile”. Da Pechino si dicono “rammaricati” e sia stata proposta la tesi secondo cui il pallone, utilizzato per scopi di ricerca meteo-climatiche, abbia “deviato di molto dalla rotta pianificata” sotto la spinta dei venti.
Ad avviso del Pentagono, invece, si tratterebbe di un vero e proprio “pallone-spia”, che oltretutto ha sorvolato siti sensibili. A iniziare dalla base aerea di Malmstrom, nel Montana, dove c’è uno dei tre campi di silos missilistici nucleari statunitensi. Il Dipartimento di Stato, scrive il Wall Street Journal, ha convocato l’incaricato d’affari cinese a Washington “per trasmettere un messaggio molto chiaro e fermo” a proposito dell’incidente. Il ministero degli Esteri cinese ammette che il pallone aerostatico “viene dalla Cina” ma sostiene che è “usato per scopi di ricerca, principalmente meteorologici”. Mentre era in volo è stato “colpito dai venti di ponente” e, avendo “limitate capacità di autogoverno”, ha “deviato di molto dalla rotta pianificata”. Per questo la Cina “si rammarica per il suo ingresso involontario nello spazio aereo statunitense per cause di forza maggiore” e “continuerà a comunicare con quella Usa” gestendo “adeguatamente questa situazione imprevista causata da forza maggiore”.
Il pallone era stato avvistato dapprima sopra le isole Aleutine dell’Alaska e quindi sul Canada prima di essere monitorato sopra la città di Billings nel Montana mercoledì, hanno detto funzionari statunitensi, astenendosi dal fornire informazioni sulle dimensioni esatte del pallone. Comunque lo hanno descritto come “di notevoli dimensioni”, con segnalazioni di piloti civili in grado di vederlo anche da lontano. Non è la prima volta che vengono avvistati palloni spia cinese sul territorio Usa: in passato queste sofisticate mongolfiere, che sono dotate di sistemi di guida a bordo, hanno sorvolato le Hawaii e Guam, hanno riferito fonti dell’intelligence Usa. “Questo tipo di attività è stata già osservata negli ultimi anni“, ha spiegato il generale di brigata Pat Ryder. “Una volta che il pallone è stato rilevato, il governo degli Stati Uniti ha agito immediatamente per proteggersi dalla raccolta di informazioni sensibili. Continuiamo a seguirlo e a monitorarlo”, ha aggiunto.
Il presidente Joe Biden, informato mercoledì dal consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan e da altri funzionari, voleva ordinare l’abbattimento ad alta quota tramite i caccia F22. Ma la Difesa, rappresentata dal segretario Lloyd Austin e dal capo dello Stato maggiore congiunto Mark Milley, si è opposta temendo che i frammenti dell’esplosione potessero causare vittime precipitando a terra. I caccia restano comunque pronti a decollare se arrivasse l’ordine della Casa Bianca. Lo speaker repubblicano del Congresso, Kevin McCarthy, ha denunciato l'”azione destabilizzante” da parte di una Cina che “ignora spudoratamente la sovranità degli Stati Uniti: “Il presidente Biden non può restare in silenzio”, ha attaccato su Twitter. Chiedendo la convocazione della cosiddetta “Gang of eight“, un gruppo di otto deputati che hanno il diritto di essere aggiornati dal governo sulle questioni d’intelligence.
Ed è anche nel possibile reazione dei Repubblicani che va ricercato lo stop al viaggio di Blinken. La decisione di posticipare la missione, riporta la Cnn, è stata presa dopo consultazioni ad alto livello tenute dal presidente Biden con il segretario di Stato e altri componenti del suo team di sicurezza nazionale. La visita doveva appunto essere il culmine del dialogo più robusto che Cina ed Usa hanno avuto in questi due mesi, tanto che si stava valutando la possibilità di un nuovo colloquio tra i due leader. Biden ha voluto però rinviare la missione del suo segretario di Stato per non esporsi alle critiche dei conservatori, e non solo, per un comportamento troppo debole nei confronti della Cina. Pur avendo accettato le raccomandazioni del Pentagono di non abbattere il pallone, il presidente ha voluto inviare una risposta forte. Senza contare – concludono le fonti interpellate dalla Cnn – che la vicenda del pallone avrebbe potuto del tutto monopolizzare la visita di Blinken, sviandone l’agenda.