Non sono più i tempi per il sesso occasionale, ora Tananai celebra l’amore a distanza. La ballad “Tango” è il brano che il cantautore presenta al Festival di Sanremo 2023. La riscossa di chi è arrivato lo scorso anno all’ultimo posto e poi si è preso il suo spazio nella musica anche grazie ad un tour tutto esaurito e di successo. Oggi è il tempo di cantare l’amore a distanza e di prepararsi ai concerti che stavolta si terranno nei palazzetti, al via il 5 maggio da Napoli. Durante la serata dedicata alle cover di venerdì 10 febbraio, Tananai si esibirà con una propria versione di “Vorrei cantare come Biagio” di Simone Cristicchi accompagnato dal dj e produttore Don Joe, colonna della scena rap italiana e storico componente dei Club Dogo. Ospite d’eccezione sarà Biagio Antonacci: “Vi faremo volare”, promette il cantautore.
Di cosa parla “Tango”?
Per la prima volta ho immaginato una storia che non mi appartiene, che non parla di me e sarà bello cantare una canzone che è dedicata a tante persone diverse. Racconto le sfumature di un amore a distanza che ha mille forme. Infatti si può vivere un amore a distanza pur essendo nella stessa città. Sono affascinato dal concetto dell’imprevedibilità dell’amore a distanza. Devo dire che mi emoziona quando l’ascolto perché si collega anche al mio bisogno di soffermarmi sulle sensazioni che provo sia quando canto sia nella vita di tutti i giorni, specialmente dopo questo anno così veloce e frenetico.
Com’è nata la canzone?
Ho fatto prima il ritornello. Ero andato a trovare Paolo Antonacci – con lui Alessandro Raina e Davide Simonetta ho scritto ‘Tango’ – dopo una serata in cui ho suonato. Abbiamo preso piadine e birre e abbiamo fatto colazione così. Arrivati a casa sua c’era una vista splendida sui colli bolognesi e al piano ho scritto il ritornello. Mi piaceva talmente tanto la canzone che non volevo quasi toccarla, così l’ho messa di lato. Poi è tornato il flusso di ‘Tango’ e abbiamo costruito tutta la canzone.
Lo scorso anno sei arrivato ultimo con ‘Sesso Occasionale’. Aspettative per quest’anno?
Vado con un brano totalmente diverso, serio e introspettivo. Rispetto allo scorso anno sono cambiate anche molte cose, ho fatto tantissimi concerti che sono andati bene, ho pubblicato un album ‘Rave, Eclissi’ (certificato disco d’oro, ndr) di cui sono fiero, ho fatto attività fisica, ho smesso con le sigarette (ne fumavo 40 al giorno) e ho preso lezioni di canto. Credo che rispetto allo scorso anno ho anche molte consapevolezze in più.
Sei appoggiato dalla tua famiglia in questo percorso?
Tantissimo. Se penso a mia madre mi commuovo. È venuta a vedermi al concerto di Milano al Fabrique e l’ho trovata ammutolita. Pensavo fosse successo qualcosa ma era semplicemente sorpresa e molto felice per me. Mi sono commosso.
Quest’anno dai club ti sposterai ai palazzetti, che show stai preparando?
Un grande spettacolo dove lasceremo intatta la mia parte elettronica e mi divertirò sempre a fare il disc jockey. Sicuramente avremo un grande schermo in cui vorrei che fossero proiettati tutti i volti di chi verrà in concerto. È un modo per condividere assieme ancora di più tutti i momenti del concerto. Pensiamo anche a qualche ospite da invitare.
Una deputata di FdI ha attaccato Rosa Chemical, definendolo “spot gender fluid”. Che ne pensi?
Sono un po’ invidioso di Rosa Chemical! Battute a parte, il mondo va avanti e queste polemiche sono davvero sterili, stiamo parlando del nulla. Quando si parla di arte e creatività non devono esserci barriere né limiti alla libertà di espressione. Non sono d’accordo, naturalmente, con le affermazioni che sono state fatte.
