Il giorno dopo la lettera con cui Giorgia Meloni ha ’salvato’ Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Donzelli coincide con la chiusura della campagna elettorale del centrodestra nel Lazio a sostegno di Francesco Rocca. All’Auditorium della Conciliazione, Matteo Salvini entra ed esce da un ingresso secondario, evitando le domande dei cronisti. Dal palco, sul caso innescato dalle parole in Aula di Donzelli – basate su documenti riservati del Dap, nella disponibilità del sottosegretario alla giustizia Delmastro – dice: “Non entro in polemiche che devono essere assolutamente superate e che interessano qualche giornalista e parlamentare di sinistra”. L’altro vicepremier, Antonio Tajani, invece tiene a precisare che “Forza Italia non ha mai alzato i toni” e sull’allarme, lanciato dalka presidente Meloni, sottolinea che quello anarchico “è un attacco che non va drammatizzato ma non va sottovalutato”.
Maurizio Lupi è il più distante dalle accuse lanciate da Fratelli d’Italia al Pd. “Per la maggioranza occorre più responsabilità perché governiamo e siamo maggioranza nel Paese”. Al termine dell’evento, Donzelli lascia l’Audtorium dall’ingresso secondario, accompagnato dalla scorta. Lo stesso farà Meloni. Mentre il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai cronisti che riescono ad avvicinarlo afferma: “Lo Stato deve dimostrasi compatto quando affronta dei gruppi organizzati che hanno come obiettivo quello di sovvertire l’ordine democratico. E’ il momento in cui ognuno moderi le parole, ognuno acquisisca il senso della responsabilità che soprattutto dalle parti del governo ci impone di rivestire e di portare sulle nostre spalle e – conclude – non è il momento di dividersi e litigare di fronte agli attacchi non ad un governo, ma alle istituzioni, dovremmo dimostrare di essere tutti capaci di rappresentare, sia parlamentari di opposizione, di maggioranza o di governo”.