Dice Giorgia Meloni che il 2023 per il suo governo sarà l’anno delle “grandi riforme“. “Daremo all’Italia una riforma per far governare chi è eletto, una riforma della giustizia, perchè se hai una pena te la devi scontare tutta, vale per tutti”, sono le parole della premier, che è intervenuta alla kermesse del centrodestra per Francesco Rocca, candidato governatore della Regione Lazio. La capa dell’esecutivo, dunque, torna ad annunciare una riforma elettorale, da vedere se in chiave presidenziale e dunque con modifica della Carta, ma pure una riforma della giustizia con al centro la certezza della pena: parole che adesso attendono una prova dei fatti. Poi ha aggiunto: “Lo Stato non deve trattare con la mafia e nemmeno con chi lo minaccia”. Chiaro il riferimento al caso di Alfredo Cospito, il detenuto in sciopero della fame al 41bis, e alle proteste degli anarchici.

“Riforma della giustizia per garantire certezza del diritto” – La kermesse del centrodestra per Rocca si è tenuta all’Auditorium Conciliazione di Roma, lo stesso luogo che aveva visto l’esordio di Fratelli d’Italia. “Questo posto non è come tanti: in questa sala il 16 dicembre di oltre 10 anni fa nasceva Fratelli d’Italia. Quel giorno nasceva una esperienza che fu raccontata sin dall’inizio come spacciata, per tutti saremmo dovuti rimanere ai margini o scomparire, ma non siamo rimasti ai margini, nè siamo scomparsi”, ha ricordato la capa del governo. “Quello che gli altri pensano sia il tuo ruolo non è il tuo ruolo, vale quello che tu sai di essere. Non vale solo in politica, è un insegnamento per tutti”, è un altro passaggio dell’intervento di Meloni. Che ha illustrato le riforme da fare: “Siamo ancora all’inizio, lo dico a tutti i membri del governo: il 2023 deve essere l’anno delle grandi riforme. Daremo a questa nazione una riforma delle istituzioni che consenta di avere governi scelti dai cittadini e duraturi. Faremo una riforma della giustizia che garantisca certezza del diritto e della pena“.

“Se non vuoi lavorare, non puoi prendere soldi dallo Stato” – La premier, però, si è soffermata pure sulle norme già varate dal suo esecutivo: “Abbiamo fatto norme per mandare segnali all’Italia e all’estero, come quella sui rave: ci dissero non volete fare ballare i ragazzi, allora apri una discoteca e paghi le tasse. Cosa diversa è violare le regole con lo stato che fa finta di non vederti. Vogliamo difendere le regole e la legge”. Poi ha rivendicato l’intervento sul reddito di cittadinanza: “Non ci sono italiani che vogliono lavorare la posa della fibra ottica: lo capisco, ma se non lo vuoi fare, se non vuoi lavorare, non puoi prendere i soldi dello Stato“. Altra rivendicazione è arrivata sulle politiche migratorie: “Abbiamo cercato di stabilire delle regole per le Ong, ma anche questo è stato contestato. Se la tua opera è di salvataggio, quando salvi qualcuno lo prendi e lo devi salvare immediatamente, se lo lasci su una nave per settimane finché la nave non è piena, quello non è salvataggio, è traghetto”. E a proposito delle critiche sulla sua politica estera ha aggiunto: “C’è chi dice che l’Italia è isolata, è isolatissima, una tragedia. Ma non è possibile isolare l’Italia, è fondatrice dell’Ue, della Nato, nel G7, una delle nazioni più ricche nel mondo. Ma ora siamo consapevoli della sua centralità”.

“Rocca ha sbagliato in gioventù, ma si è rialzato” – Su Rocca, ex presidente della Croce rossa italiana e della Federazione internazionale della Croce rossa, Meloni ha spiegato di averlo scelto “perché è un’eccellenza italiana conosciuta nel mondo, è il primo italiano riuscito a diventare presidente della più grande associazione di volontariato al mondo”. Poi, rivolta all’aspirante governatore, ha detto: “Colpi bassi ci saranno ma siamo vaccinati, prima, seconda, terza e quarta dose. Francè, ti consiglio di non leggere niente, leggi solo il tuo specchio, non farti condizionare…”. E a proposito degli attacchi arrivati al candidato governatore, condannato in gioventù per spaccio, Meloni ha aggiungo: “Trovo ci sia un’ipocrisia enorme nel fatto che Francesco Rocca venga attaccato per la sua storia dagli stessi che ci dicono che il carcere duro è troppo duro, che l’ergastolo ostativo non va bene perché il condannato deve essere rieducato e che bisogna legalizzare le droghe leggere…”. Rocca, ha proseguito Meloni riferendosi ai vecchi guai giudiziari del candidato del centrodestra, “è una persona che ha sbagliato in gioventù, è caduto e si è rialzato. E’ diventato presidente della Croce rossa e la sua storia ci racconta che chiunque si può rialzare”. Meloni ha pure parlato del futuro del suo governo: “Se hai orizzonte corto guardi al consenso, se hai orizzonte lungo le risposte arrivano tra cinque anni, perchè saremo ancora là. E vedrò i dati del Pil, dell’occupazione. Allora arriverà anche il consenso vero, non effimero con provvedimenti facili”.

Rocca: “Cacceremo dirigenti sciatti” – Rocca, da parte sua, ha annunciato che ” dirigenti sciatti noi li cacceremo, l’occupazione specie nel Frusinate dove c’è un tasso di disoccupazione importante, va sostenuta creando opportunità e lavoro”. Poi ha criticato la maggioranza di centrosinistra che guida la Regione da 10 anni. “Sono stati capaci anche di creare il business della formazione lavoro, invece di ascoltare le aziende – ha detto – Ho incontrato i vertici dell’Ance Lazio e mi hanno parlato della mancanza di operai specializzati edili, perché ancora una volta la regione è andata per conto suo senza ascoltare i corpi produttivi che devono tornare ad essere protagonisti”. E ancora sui rifiuti l’aspirante governatore ha detto che col sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, “mi metterò a disposizione per lavorare insieme ma prima o poi dovrà palesarsi, uscire dal Palazzo per andare a parlare con i cittadini su come risolvere il problema sull’Ardeatina. Abbiamo un sindaco desaparecido che non sa ascoltare le istanze della città, si è creato la figura dell’uomo Pokemon, perché ha quella capacità di scomparire quando ritiene opportuno”. Secondo Rocca, sulla gestione dei rifiuti, la regione “ha avuto 10 anni a disposizione e stanno ancora litigando”.

Berlusconi: “Vincere e vinceremo” – L’evento ha registrato il tutto esaurito. Nelle prime file si è visto il governo al completo. Sul palco è salito anche Matteo Salvini, mentre Silvio Berlusconi ha mandato un videomessaggio, in cui ha detto: “Vincere e vinceremo. Forza Lazio, Forza Roma”. Oltre a Salvini e Antonio Tajani, i due vice premier, presenti i ministri Guido Crosetto, Gennaro Sangiuliano, Francesco Lollobrigida. E poi Maurizio Gasparri, Maurizio lupi e Antonio de Poli, Marco Marsilio, Marco Scurria, Fabio Rampelli; Giovanni Donzelli, il deputato di Fdi al centro delle polemiche sul caso Cospito degli ultimi giorni.

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