Ospite a "Verissimo" nella puntata del 4 febbraio, Rosanna Lambertucci confida a Silvia Toffanin di aver conosciuto i disturbi alimentari: "Avevo avuto una delusione d'amore, una delusione affettiva, come si può soffrire a quell'età in cui non sei preparato alle delusioni, non ti sai difendere"
Sei gravidanze andate male prima di riuscire ad avere una bambina, e l’ombra dei disturbi alimentati. Rosanna Lambertucci racconta le pagine più difficili della propria storia ospite a Verissimo nella puntata in onda sabato 4 febbraio. In studio con lei Angelica, che definisce “la figlia del miracolo”. Prima del suo arrivo, infatti, Lambertucci ha perso 6 bambini. “Lei è il mio settimo arrivo. Due anni prima era nata nel ’74 Elisa, che era stata la bambina che finalmente ero riuscita ad avere dopo che ne avevo persi cinque. Quando è nata Elisa è successo qualcosa di imprevisto […] Sono stata operata d’urgenza per il distacco della placenta. Una cosa estremamente drammatica. Sono riusciti a salvare la vita a me, ma la bambina dopo tre giorni è morta. Per me è stato un dramma troppo grande perché finalmente ero riuscita ad averla. Perdevo i bambini perché avevo un problema alle tube. Poi è arrivata Angelica, la figlia del miracolo”.
Come detto, però Rosanna Lambertucci ha conosciuto anche i disturbi alimentari, dopo una delusione amorosa: “Ho avuto tutti i disturbi alimentari, sia l’anoressia che la bulimia” confida a Silvia Toffanin. “Sono problemi legati in realtà all’affettività. Sono delle turbe emotive profonde che molto spesso possono diventare gravi patologie. Io avevo avuto una delusione d’amore, una delusione affettiva, come si può soffrire a quell’età in cui non sei preparato alle delusioni, non ti sai difendere”. E ancora: “A un certo punto il mio stomaco si era chiuso, non riuscivo più a deglutire. Capivo che dovevo mangiare, ero cosciente dell’importanza del mangiare, ma avevo il boccone in bocca che diventava sempre più grande […] Tu cerchi di dirti che ce la devi fare, ma questo boccone diventa talmente grande che non riesci a mandarlo giù”.
A salvarla da questa spirale pericolosa è stato l’amore per un’amica a 4 zampe: “Mi ha salvato una cagnolina, una trovatella che era abbandonata e io, che ho sempre amato gli animali, me ne sono presa cura. Mi sono resa conto che aveva bisogno di me. E questo amore incondizionato che solo un animale ti sa dare, è riuscito a riaprire questa enorme chiusura che si era creata dentro di me”.