“Definita un pericolo, ora Giorgia Meloni è la leader più popolare dell’Ue”. È il titolo di un articolo pubblicato sul sito del quotidiano inglese The Sunday Times. Nel 2020 il giornale di orientamento conservatore che fa parte del gruppo di Rupert Murdoch aveva inserito la leader di Fratelli d’Italia – unica italiana – tra i “venti volti che potrebbero plasmare il mondo”.
“Quando Giorgia Meloni è diventata la prima donna premier italiana lo scorso ottobre, i suoi oppositori più accaniti l’hanno presentata come un pericolo per il suo Paese e per l’Europa – si legge nel pezzo -. Ci sono stati avvertimenti sul fatto che i politici del suo partito, Fratelli d’Italia, erano troppo apertamente nostalgici dei giorni di Benito Mussolini, il dittatore fascista. I suoi piani economici avevano fatto prevedere battaglie con l’Unione Europea e i mercati finanziari. I critici hanno scommesso per quanto tempo un leader con poca esperienza di governo avrebbe potuto tenere insieme una coalizione tripartitica che include due dei suoi più grandi rivali a destra”.
Invece Meloni, osserva The Times, ha “smorzato” la sua “feroce retorica” schierandosi con Bruxelles. E dopo 100 giorni di governo sta emergendo come la leader “più popolare” dell’Unione europea. Un risultato, secondo la testata britannica, dovuto anche all’abilità con cui l’inquilina di Palazzo Chigi ha saputo gestire i rapporti con i partner della maggioranza, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, i quali hanno dovuto accettare un ruolo di “soci di minoranza” all’interno del suo governo.
“I sondaggi dicono che Francesco Rocca, candidato di FdI, prenderà il controllo del Lazio, la regione che ha come capoluogo Roma, scalzando la sinistra che invece l’ha tenuta più di un decennio”, si legge ancora. “Ugualmente importante è il risultato in Lombardia, la regione che include Milano ed è governata dalla Lega. Attilio Fontana è il candidato di quel partito ed è sicuro di rimanere presidente della Regione ma Fratelli d’Italia sembra sul punto di diventare primo partito. Questa potrebbe essere un’umiliazione per Salvini e potrebbe scatenare il tentativo all’interno della Lega di scalzarlo, cosa che si potrebbe ripercuotere anche sugli equilibri romani”.
Deputati e senatori di FdI esultano per il “riconoscimento delle capacità” della leader mentre in Italia “c’è chi si diverte a criticare il lavoro del nostro Presidente del Consiglio”.