Secondo i dati dell’Istat sono 5 milioni e 660mila i poveri assoluti in Italia. Poi ci sono altri 8 milioni e 800mila persone in povertà relativa. Persone a cui basta anche un piccolo inconveniente per perdere questo equilibrio precario e cadere in povertà assoluta.
PresaDiretta con “I poveri non esistono” – la prima puntata della nuova stagione di inchieste in onda lunedì 6 febbraio alle 21.20 su Rai3 – ha attraversato il Paese, da nord a sud, per raccontare la povertà che avanza, il mercato del lavoro bloccato, il lavoro sempre più povero e precario, le misure di contrasto. Nonostante gli indicatori siano allarmanti, la povertà è spesso vista come una colpa e il welfare è considerato un costo anziché una risorsa per far crescere la società.
In un lungo viaggio di Riccardo Iacona e la sua squadra, PresaDiretta si domanda che cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il reddito di cittadinanza che – secondo l’ultimo rapporto dell’Inps con dati aggiornati a marzo 2022 – da quando è stato introdotto con il decreto legge n. 4 del 2019 ha sostenuto 4 milioni e 800mila persone
Per capire chi sono i beneficiari del reddito di cittadinanza, PresaDiretta è andata a Milano, a Roma, a Napoli. Al nord, dove c’è più ricchezza, più sviluppo e in teoria dovrebbe esserci anche più lavoro, rispetto al 2020, le persone in cerca di aiuto sono aumentate dell’11 per cento e questo significa che la povertà è cresciuta anche dopo la fine della pandemia. Lo certifica l’ultimo rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano redatto dalla Caritas ambrosiana che ha analizzato i dati raccolti nel 2021 da centinaia di centri di ascolto cattolici attivi a Milano. Dopo la pandemia c’è stata sì una ripresa dell’occupazione ma il reddito non è bastato per arrivare a fine mese. Non è una sorpresa, quindi, vedere che la spesa sociale del comune di Milano – aiuti alle persone, buoni scuola, mense, casa, sostegni al reddito e distribuzione del cibo – arrivi a 250 milioni di euro all’anno.
E se il nord povero naviga su queste cifre, al sud, in Campania, c’è uno scandalo che grava sulla povertà e che non viene contrastato a sufficienza: il lavoro nero.
Riccardo Iacona, 11 anni dopo aver raccontato in prima serata la piaga del lavoro nero a Napoli, torna con Gaetano Di Vaio, produttore cinematografico, regista e autore, a raccontare i quartieri popolari di Napoli dove il lavoro nero anziché diminuire negli anni è cresciuto in maniera costante.
Francesca Merricone ha fatto il navigator e ha preso in carico più di ottocento famiglie dei quartieri del centro della città che hanno preso il reddito di cittadinanza. Persone inesistenti per lo Stato. “I cosiddetti inoccupati – spiega Merricone – cioè coloro che non hanno mai hanno svolto attività di lavoro contrattualizzate. Che hanno avuto esperienze di lavoro nero quindi senza alcun tipo di garanzia e si sono ritrovate senza lavoro dalla sera alla mattina con famiglie da mantenere”.
“I numeri del lavoro sono drammatici” dice Nicola Ricci, segretario della CIGL della regione Campania intervistato da Iacona. “Abbiamo una disoccupazione a doppia cifra. Non c’è lavoro e non c’è nemmeno l’idea di come crearlo”.
L’unica leva per contrastare la crisi, la recessione e aiutare i poveri, è aumentare la spesa pubblica, ma in Italia c’è una fortissima elusione ed evasione fiscale. Una zavorra che vale circa 100 miliardi di euro.
Gli inviati di PresaDiretta hanno acceso i riflettori sugli evasori italiani. L’esercito di partite Iva, artigiani, piccole imprese, liberi professionisti rappresentato la voce più importante dell’evasione fiscale in Italia. Eppure, il governo Meloni ha messo subito in chiaro che non sono loro, i piccoli imprenditori, nel mirino del Fisco. Ma la tassa più evasa rimane l’IRPEF dei lavoratori autonomi: 32 miliardi di euro non vengono incassati, in pratica il 70 per cento di quanto dovuto al fisco, l’equivalente di una manovra finanziaria. E poi c’è l’evasione dell’Iva che vale circa 30 miliardi all’anno.
Truffe di crediti fiscali, frodi internazionali, economia sommersa e lavoro nero: un primato per l’Italia. In Europa, dopo di noi, fanno peggio solo Malta e Romania.
Un grosso contributo sul fronte degli accertamenti fiscali potrebbe arrivare dai Comuni visto che da anni è in vigore un protocollo d’intesa in base al quale gli enti locali possono segnalare all’Agenzia delle Entrate inadempienze su tributi comunali dei cittadini. PresaDiretta è andata nel piccolo comune di San Giovanni in Persiceto, tra Bologna e Modena. Dal 2019, con i suoi 28mila abitanti, detiene il record nazionale di incassi dall’evasione, grazie a tutte le segnalazioni inviate al Fisco su transazioni immobiliari anomale, affitti non dichiarati, utenze irregolari, o morosità sui rifiuti.
Ma dall’inchiesta di PresaDiretta emerge che solo il 3 per cento dei quasi 8mila comuni italiani partecipa alla lotta all’evasione col Fisco segnalando attività in nero, opere abusive o inadempienze di tributi.
Lavoro & Precari
I poveri non esistono: Presadiretta torna questa sera. Su Rai 3 alle 21.20 il lavoro povero e il ruolo del reddito di cittadinanza
“I POVERI NON ESISTONO”, in onda lunedì 6 febbraio alle 21.20 su Rai3, è un racconto di Riccardo Iacona, Elisabetta Camilleri, Daniela Cipolloni, Sabrina Carreras, Cesarina Trillini, Matteo Delbò, Massimiliano Torchia, Eugenio Catalani
Secondo i dati dell’Istat sono 5 milioni e 660mila i poveri assoluti in Italia. Poi ci sono altri 8 milioni e 800mila persone in povertà relativa. Persone a cui basta anche un piccolo inconveniente per perdere questo equilibrio precario e cadere in povertà assoluta.
PresaDiretta con “I poveri non esistono” – la prima puntata della nuova stagione di inchieste in onda lunedì 6 febbraio alle 21.20 su Rai3 – ha attraversato il Paese, da nord a sud, per raccontare la povertà che avanza, il mercato del lavoro bloccato, il lavoro sempre più povero e precario, le misure di contrasto. Nonostante gli indicatori siano allarmanti, la povertà è spesso vista come una colpa e il welfare è considerato un costo anziché una risorsa per far crescere la società.
In un lungo viaggio di Riccardo Iacona e la sua squadra, PresaDiretta si domanda che cosa sarebbe successo se non ci fosse stato il reddito di cittadinanza che – secondo l’ultimo rapporto dell’Inps con dati aggiornati a marzo 2022 – da quando è stato introdotto con il decreto legge n. 4 del 2019 ha sostenuto 4 milioni e 800mila persone
Per capire chi sono i beneficiari del reddito di cittadinanza, PresaDiretta è andata a Milano, a Roma, a Napoli. Al nord, dove c’è più ricchezza, più sviluppo e in teoria dovrebbe esserci anche più lavoro, rispetto al 2020, le persone in cerca di aiuto sono aumentate dell’11 per cento e questo significa che la povertà è cresciuta anche dopo la fine della pandemia. Lo certifica l’ultimo rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano redatto dalla Caritas ambrosiana che ha analizzato i dati raccolti nel 2021 da centinaia di centri di ascolto cattolici attivi a Milano. Dopo la pandemia c’è stata sì una ripresa dell’occupazione ma il reddito non è bastato per arrivare a fine mese. Non è una sorpresa, quindi, vedere che la spesa sociale del comune di Milano – aiuti alle persone, buoni scuola, mense, casa, sostegni al reddito e distribuzione del cibo – arrivi a 250 milioni di euro all’anno.
E se il nord povero naviga su queste cifre, al sud, in Campania, c’è uno scandalo che grava sulla povertà e che non viene contrastato a sufficienza: il lavoro nero.
Riccardo Iacona, 11 anni dopo aver raccontato in prima serata la piaga del lavoro nero a Napoli, torna con Gaetano Di Vaio, produttore cinematografico, regista e autore, a raccontare i quartieri popolari di Napoli dove il lavoro nero anziché diminuire negli anni è cresciuto in maniera costante.
Francesca Merricone ha fatto il navigator e ha preso in carico più di ottocento famiglie dei quartieri del centro della città che hanno preso il reddito di cittadinanza. Persone inesistenti per lo Stato. “I cosiddetti inoccupati – spiega Merricone – cioè coloro che non hanno mai hanno svolto attività di lavoro contrattualizzate. Che hanno avuto esperienze di lavoro nero quindi senza alcun tipo di garanzia e si sono ritrovate senza lavoro dalla sera alla mattina con famiglie da mantenere”.
“I numeri del lavoro sono drammatici” dice Nicola Ricci, segretario della CIGL della regione Campania intervistato da Iacona. “Abbiamo una disoccupazione a doppia cifra. Non c’è lavoro e non c’è nemmeno l’idea di come crearlo”.
L’unica leva per contrastare la crisi, la recessione e aiutare i poveri, è aumentare la spesa pubblica, ma in Italia c’è una fortissima elusione ed evasione fiscale. Una zavorra che vale circa 100 miliardi di euro.
Gli inviati di PresaDiretta hanno acceso i riflettori sugli evasori italiani. L’esercito di partite Iva, artigiani, piccole imprese, liberi professionisti rappresentato la voce più importante dell’evasione fiscale in Italia. Eppure, il governo Meloni ha messo subito in chiaro che non sono loro, i piccoli imprenditori, nel mirino del Fisco. Ma la tassa più evasa rimane l’IRPEF dei lavoratori autonomi: 32 miliardi di euro non vengono incassati, in pratica il 70 per cento di quanto dovuto al fisco, l’equivalente di una manovra finanziaria. E poi c’è l’evasione dell’Iva che vale circa 30 miliardi all’anno.
Truffe di crediti fiscali, frodi internazionali, economia sommersa e lavoro nero: un primato per l’Italia. In Europa, dopo di noi, fanno peggio solo Malta e Romania.
Un grosso contributo sul fronte degli accertamenti fiscali potrebbe arrivare dai Comuni visto che da anni è in vigore un protocollo d’intesa in base al quale gli enti locali possono segnalare all’Agenzia delle Entrate inadempienze su tributi comunali dei cittadini. PresaDiretta è andata nel piccolo comune di San Giovanni in Persiceto, tra Bologna e Modena. Dal 2019, con i suoi 28mila abitanti, detiene il record nazionale di incassi dall’evasione, grazie a tutte le segnalazioni inviate al Fisco su transazioni immobiliari anomale, affitti non dichiarati, utenze irregolari, o morosità sui rifiuti.
Ma dall’inchiesta di PresaDiretta emerge che solo il 3 per cento dei quasi 8mila comuni italiani partecipa alla lotta all’evasione col Fisco segnalando attività in nero, opere abusive o inadempienze di tributi.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.