Addio a Pio D’Emilia. Il giornalista, storico esperto di Asia, è morto a Tokyo, dove viveva ormai da molto tempo. Aveva 68 anni e una carriera pluriennale nel mondo del giornalismo. Si definitiva uno yamatologo: in Asia era arrivato da giovane procuratore legale, grazie a una borsa di studio per studiare la procedura penale comparata. Raccontava di essere rimasto “stregato” dal Giappone, dove era rimasto per fare il corrispondente per varie testate italiane come l’Espresso e il Manifesto. Aveva scritto anche per Tokyo Shinbun e Japan Focus. Aveva collaborato con ilfattoquotidiano.it.
Da 2005, inoltre, lavorava per Skytg24, raccontando il tifone Hayan nelle Filippine, la crisi nucleare in Corea del Nord, gli scontri in Birmania e in Tibet e l’incidente nucleare di Fukushima. Nel 2016 è stato insignito del Premio Ischia come Giornalista dell’Anno. “Piango la scomparsa di Pio d’Emilia, gran giornalista, esperto di Giappone e di Oriente come pochi altri. Un abbraccio a tutti coloro che ti hanno voluto bene, Pio! Che tristezza”, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. “Lo conosco praticamente da quando sono nato, per me era una sorta di zio, uno di quelli che fanno sentire la propria presenza pur non essendoci. È stato un onore incrociare il tuo cammino Pio, che la terra ti sia lieve”, è il messaggio postato su facebook da Ignazio Corrao, eurodeputato dei Verdi.