A riprova di ciò, Piazzolla dichiara: ”Sono in possesso di documentazione scritta arrecante stralci di un interrogatorio risalente all’otto maggio del 2013 in cui Rigau, rispondendo alle domande dei pm Terracina e Calabretta, dichiara di aver conosciuto la signora Lollobrigida nel 1984 ovvero quando la diva aveva 57 anni e lui, nato nel 1961, non era affatto minorenne ma ne aveva 23”
In seguito al post pubblicato sul Fatto lo scorso 31 gennaio, Andrea Piazzolla, l’assistente di Gina Lollobrigida ora al centro della vicenda che lo vede contrapposto al sedicente vedovo della diva, Javier Rigau, ora alleato con il figlio della Lollo, Milko Skofic, tiene a fare alcune precisazioni. Un duello serrato combattuto a colpi di interviste e dichiarazioni alla stampa e che vede i due contendersi non solo il patrimonio della grande attrice scomparsa il 16 gennaio, ma anche la sua onorabilità e il rispetto della sua memoria che secondo lo stesso factotum viene pesantemente offesa dalle dichiarazioni del presunto vedovo dell’attrice, l’imprenditore spagnolo Rigau. Piazzolla, che si assume la piena responsabilità delle sue dichiarazioni, sostiene che ”Javier Rigau va in televisione a dire che lui quando aveva 15 anni ha messo incinta Gina Lollobrigida e in seguito c’è stato un aborto” e che avrebbe mentito ripetutamente non solo in merito ad una condizione di incapacità di intendere e volere della diva (mai documentata da alcuna perizia) che sarebbe all’origine dell’ipotesi di circonvenzione di incapace da parte di Piazzolla. Rigau ha più volte dichiarato pubblicamente, infatti, di aver intrattenuto una relazione sentimentale e sessuale con l’attrice quando lui era addirittura minorenne e da questa relazione la Lollobrigida sarebbe rimasta in stato interessante intorno alla metà degli anni 70.
Secondo Piazzolla, questa notizia oltre a ledere pesantemente la privacy di un personaggio pubblico di risonanza internazionale che non può più nemmeno replicare, è completamente destituita di qualsiasi fondamento. A riprova di ciò, Piazzolla dichiara: ”Sono in possesso di documentazione scritta arrecante stralci di un interrogatorio risalente all’otto maggio del 2013 in cui Rigau, rispondendo alle domande dei pm Terracina e Calabretta, dichiara di aver conosciuto la signora Lollobrigida nel 1984 ovvero quando la diva aveva 57 anni (una gravidanza per una cinquantasettenne del 1984 risulta estremamente improbabile se non addirittura impossibile) e lui, nato nel 1961, non era affatto minorenne ma ne aveva 23”. L’interrogatorio dell’otto maggio 2013 è tratto dal processo in cui Rigau era imputato per truffa ai danni della signora Lollobrigida in relazione al matrimonio per procura contratto ad insaputa dell’attrice, processo da quale Rigau è stato assolto perché, essendo vigente il solo effetto religioso e non quello civile delle nozze, non si è verificato un reale danno economico al patrimonio della diva. Tuttavia occorre specificare, conformemente a quanto afferma anche l’avvocato Antonio Ingroia, che “nelle motivazioni della sentenza permane la condotta truffaldina del signor Rigau che ha falsificato documenti, timbri, sigilli” e occorre aggiungere che “dopo la trascrizione di quelle nozze sul registro civile spagnolo ad opera del Rigau nel maggio del 2022, alla condotta truffaldina si aggiungerebbe anche l’eventuale danno economico al patrimonio”.
Secondo Piazzolla ci sarebbero prove documentali anche del fatto che Rigau avrebbe raggirato e ingannato altre donne non più giovani per interessi economici e a tale riguardo il factotum della Lollo dichiara: “Possiedo denunce nei confronti di Rigau che avrebbe truffato altre signore in maniera analoga a quanto ha fatto con Gina facendole contrarre un matrimonio per procura a sua insaputa”. In particolare in relazione al caso qui discusso, gli scopi di Rigau sono stati descritti dalla stessa Lollobrigida che in una recente intervista alla trasmissione Zona Bianca li ha definiti “pubblicitari” ovvero intenzionati a sfruttare il nome e l’immagine della grande diva italiana attraverso un matrimonio per procura che l’attrice non avrebbe mai voluto contrarre. Secondo un testimone che Piazzolla riferisce essere un ex amico intimo di Rigau e di cui ha pubblicato degli audio autorizzati dallo stesso su Youtube in lingua spagnola, “Javier Rigau non è mai stato interessato ad intrecciare relazioni amorose con una donna perché aveva un altro orientamento sessuale e la sua intenzione era solo quella di sposare la Lollobrigida per diventarne il vedovo, entrare in possesso dell’ appartamento di Monaco, essere riconosciuto come marito e poi vedovo della diva negli Stati Uniti ed eventualmente poterne sfruttare l’immagine attraverso libri, interviste, etc.”
In altre parole Gina Lollobrigida avrebbe realmente conosciuto Javier Rigau alla metà degli anni 80 e dopo una frequentazione che consisteva più che altro di uscite pubbliche in occasione di eventi e manifestazioni per le quali l’attrice rimasta single dopo la separazione dal marito aveva bisogno di una persona discreta ed elegante che l’accompagnasse, avrebbe deciso di contrarre un matrimonio che avesse solo e soltanto effetti religiosi e non civili. In seguito però l’attrice avrebbe cambiato idea e si sarebbe rifiutata di sposare un individuo che si era rivelato interessato solo alla visibilità e al ritorno di immagine che quelle nozze gli avrebbero fatto guadagnare. A supporto di questa tesi Piazzolla dichiara di possedere “una registrazione audio del 2007 in cui Gina Lollobrigida discutendo con Javier Rigau gli rammenta che lui non l’ha mai toccata nemmeno con un dito”. Lo stesso Rigau che ora, dopo la morte di una delle ultime grandi dive italiane, rilascerebbe a stampa e tv notizie false tese a screditare la memoria e l’onore di una donna che fino all’ultimo ha dimostrato e dichiarato pubblicamente la volontà e l’autodeterminazione di poter fare ciò che più desiderava della sua vita, dei suoi affetti e anche del suo patrimonio.