Artisticamente parlando sono nati nel 1970, ma solamente dopo 53 anni calcano il palco del Teatro Ariston con le loro immancabili zeppe. Sono I Cugini di Campagna, pronti al debutto al Festival di Sanremo 2023 con il brano Lettera 22. In realtà l’invito a partecipare alla kermesse più famosa d’Italia è arrivato più volte in passato, ma Sanremo non aveva l’appeal di oggi, come spiega Ivano Michetti, l’unico, insieme al gemello Silvano, ad essere presente nella formazione dagli inizi (Nick Luciani e Tiziano Leonardi sono arrivati molto dopo): “A dire la verità negli Anni Settanta ci invitavano sempre, ma eravamo noi a non volerci andare. Sanremo era scrauso: una sola serata in differita al mercoledì su Raidue, andarci era una sputtanata”, racconta il musicista, come riporta Repubblica.it.
50 ANNI DI “ANIMA MIA” – La fama de I Cugini di Campagna è e resterà sempre indissolubilmente legata ad Anima mia, brano del 1973 che può vantare ben 57 cover in tutto il mondo. La canzone, resa immortale da quel ritornello che intere generazioni si divertono ancora oggi a intonare sfoderando un falsetto talvolta poco gradevole per l’udito ma dall’effetto sicuramente divertente, è a tutt’oggi la più famosa del repertorio dei Cugini. Perché sì, esiste un repertorio del complesso, anche se il grande pubblico con ogni probabilità non è in grado di menzionare titoli di altri loro brani. Wikipedia invece ci ricorda che il quartetto ha inciso ben 19 album in studio. Molti di questi sono presenti pure sulle piattaforme digitali, per chiunque volesse colmare le proprie lacune in merito. Quel che è certo è che il gruppo avrebbe potuto anche togliersi le zeppe e svaccarsi sul divano dopo quella hit da 50 milioni di copie, dal momento che grazie ai diritti Siae di Anima mia “mi ci sono comprato trenta appartamenti” fa sapere Ivano Michetti. Meglio di una partita fortunata a Monopoli.
LA POLEMICA CON I MANESKIN – Molti giocatori di FantaSanremo stanno schierando I Cugini di Campagna nelle proprie squadre, perché sanno che da loro ci si può aspettare trash a palate, a partire dai look. Il quartetto sfoggerà sedici abiti sfavillanti e trentadue scarpe coi tacchi nel corso delle quattro serate in cui si esibirà. All’immagine eccentrica i Cugini – che sono persino su TikTok, ma al momento contano solo 219 follower – non rinunciano neanche per sogno, e si dicono ancora convinti che i Maneskin si ispirino a loro dal punto di vista dell’estetica. Quando, nel 2021, la rock band capitanata da Damiano David ha aperto il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, il gruppo aveva innescato la polemica al suon di: “Basta copiare i nostri abiti”. La questione aveva fatto ridere mezza Italia, ma aveva anche riacceso i riflettori su di loro. Per questo motivo riconoscono che l’approdo a Sanremo è anche merito della rock band di Zitti e buoni: “Un po’ dobbiamo ringraziare anche i Maneskin, con loro che hanno imitato i nostri look c’è stata una rinascita”.