La professoressa ne ha discusso con i colleghi e la dirigenza: da lì la scuola ha avvisato gli assistenti sociali. È quindi partito il Codice rosso, che concede una corsia preferenziale per le denunce di violenza di genere e su minori
Ha subito maltrattamenti dal padre e, per far conoscere la propria sofferenza, ha scritto un tema scolastico. Un dodicenne residente in un paese in provincia di Padova, figlio di un civile statunitense di stanza alla caserma “Carlo Ederle” di Vicenza, in un tema di scuola ha raccontato le violenze fisiche che avrebbe subito dal padre, tra cui qualche cinghiata se prendeva un brutto voto. Una situazione insopportabile che lo ha portato a scrivere: “Certi giorni non vorrei mai essere nato”. La Procura di Padova ha indagato il genitore per maltrattamenti in famiglia aggravati; per ora non è stata disposta alcuna ordinanza di custodia cautelare.
La vicenda è stata raccontata da il Giornale di Vicenza. Circa due settimane fa in un elaborato il dodicenne, iscritto ad un istituto vicentino, ha lanciato quello che all’insegnante è apparso come un grido d’allarme. Secondo il suo racconto il padre, che lavora come civile alla locale caserma di soldati americani, lo avrebbe preso a cinghiate se non si comportava bene o prendeva brutti voti a scuola. Il figlio avrebbe poi rivelato di non subire più certi trattamenti da anni, ma la frase con cui ha alluso al proprio passato è la dimostrazione di quanto questa esperienza abbia influito sul suo stato d’animo.
La professoressa ne ha discusso con i colleghi e la dirigenza: da lì la scuola ha avvisato gli assistenti sociali. È quindi partito il Codice rosso, che concede una corsia preferenziale per le denunce di violenza di genere e su minori. Il genitore ora risulta indagato a piede libero. Come previsto dalla procedura per i casi di indagine in cui sono coinvolti gli americani della base militare, gli accertamenti verranno seguiti dai carabinieri che compongono il nucleo della Setaf di Vicenza. Massimo il riserbo da parte della magistratura padovana. Le indagini, appena cominciate, continueranno per provare le violenze fisiche denunciate. Probabilmente verranno sentiti sia il padre che il ragazzino, il quale potrà fornire la propria versione dei fatti in audizione protetta.
È già il secondo caso di presunti maltrattamenti sui minori che si registra in pochi giorni in Veneto: già la settimana scorsa due senegalesi avevano ricevuto l’ordinanza di allontanamento dalla figlia sedicenne perché questa aveva confidato ad un’insegnante delle frustate subite dal padre qualora non avesse indossato il velo e del matrimonio che i genitori avrebbero programmato per lei con un cugino trentenne. Anche il quel caso la studentessa aveva denunciato il fatto a scuola e la docente si è fatta portavoce nei confronti delle istituzioni.