Giornata densissima di impegni per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, iniziata in Gran Bretagna e conclusa in Francia con incontri con i tre capi di stato Rishi Sunak, Emmanuel Marcon e Olaf Scholz. In tarda mattinata Zelensky è arrivato a Downing Street per incontrare il premier britannico Sunak, prima visita in un paese europeo dall’inizio della guerra con la Russia. Il leader ucraino è poi intervenuto nell’aula magna di Westminster, il parlamento britannico invocando l’obiettivo di portare dinanzi alla giustizia internazionale Vladimir Putin e i responsabili russi, additandoli ripetutamente come “il male”. Ha poi insistito sulla necessità di mettere fine “all’impunità” di Mosca e d’imporle in futuro di pagare per la ricostruzione dell’Ucraina. “La libertà – ha detto – vincerà e la Russia perderà”. Poi Zelensky ha nuovamente sollecitato la fornitura di aerei militari. Sunak ha incaricato il ministro della Difesa, Ben Wallace, di esaminare quali jet da combattimento il Regno Unito “possa fornire potenzialmente all’Ucraina”. Lo ha reso noto un portavoce di Downing Street precisando tuttavia che l’ipotesi d’inviare ipotetici jet militari all’Ucraina rappresenta “una soluzione da tempi lunghi”. Nell’incontro si sarebbe discussa anche la possibilità di mandare a Kiev missili a lungo raggio. Ma in serata è arrivata la reazione dura di Mosca, con l’ambasciata russa a Londra che ha messo in guardia Downing Street sull’invio di aerei da combattimento: se deciderà di farlo potrebbero esserci “conseguenze militari e politiche per il continente europeo e il mondo intero”.
Poi lo spostamento a Parigi per la cena i lavoro di questa sera all’Eliseo tra il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Sarà l’occasione di riaffermare il sostegno indefettibile della Francia e dell’Europa all’Ucraina e proseguire lo stretto coordinamento che consente di rispondere in modo reattivo ed efficace ai bisogni espressi da Kiev”: si legge in una nota diffusa dall’Eliseo a poche ore dall’incontro nel palazzo presidenziale francese. Il presidente francese ha espresso al leader di Kiev “la solidarietà, il sostegno e la volontà di accompagnare l’Ucraina verso la vittoria, verso la pace, e verso l’Europa“. L’Ucraina può contare sui suoi partner europei e internazionali per “vincere la guerra”, ha assicurato Macron, dicendo che Kiev può “contare su di noi per costruire la pace”. Da parte sua, Zelensky è tornato a chiedere con forza armi: “Prima l’Ucraina otterrà le armi pesanti, prima i nostri piloti otterranno aerei moderni, prima il nostro esercito sarà forte con i carri armati, prima potremo tornare alla pace in Europa”.
Giovedì Zelensky prenderà parte al Consiglio Europeo che si riunisce a Bruxelles dove chiederà un impegno a fornire più rapidamente le armi all’Ucraina, inclusi jet di fabbricazione occidentale. Nell’occasione ci sarà un piccolo spazio anche per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che a quanto si apprende, avrà un incontro bilaterale con Zelensky, a margine del Consiglio europeo a Bruxelles.