Marta Bassino conquista in SuperG la medaglia d’oro ai Mondiali di sci a Meribel-Courchevel. L’azzurra con il tempo di 1’28″17 ha preceduto di 11 centesimi la statunitense Mikaela Shiffrin, bronzo per l’austriaca Cornelia Huetter a parimerito con la norvegese Kajsa Vicfhoff Lie. Ottava Federica Brignone, undicesima Sofia Goggia. Per Bassino, che compirà 27 anni tra qualche giorno, si tratta del secondo oro mondiale dopo la vittoria in parallelo a Cortina d’Ampezzo nel 2021.
L’azzurra ha interpretato al meglio il tecnico pendio transalpino, esaltandosi soprattutto sull’ultimo tratto dove ha ultimato il suo capolavoro, costruito anche nella parte centrale della pista. Aveva perso tanto sul piano iniziale, nella zona più congeniale alle velociste, ribaltando nel finale gli esiti della gara come solo la fuoriclasse piemontese ha potuto fare, sciando con leggerezza e linee impossibili da ripetere. In questa specialità Bassino è la seconda italiana a vincere ai Mondiali dopo Isolde Kostner nel 1996 e nel 1997.
Nata a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, la sciatrice azzurra non aveva mai vinto una gara di Coppa del Mondo in SuperG nella sua carriera ma nei Mondiali – già in categoria juniores, quando vinse il gigante – è sempre riuscita a dare il meglio di sé: “L’oro in parallelo di due anni fa era stato bello, ma oggi è qualcosa di più, di forte. È incredibile – ha detto ai microfoni Rai dopo l’impresa – Sono veramente contenta di me stessa e allo stesso tempo meravigliata di avere fatto la gara così bene”.
Con Bassino si è complimentata anche Goggia, che si è definita “speranzosa” per la discesa dopo una “prova solida” in discesa: “Complimenti a Marta. Sono contenta, vuol dire che la squadra va nella direzione giusta. È un traino per tutti. Sono un po’ mezza influenzata ma oggi sono contenta di questa manche di SuperG e sono fiduciosa per la discesa. Da oggi inizierò a studiare”, ha concluso. Per l’Italia si tratta del secondo oro ai Mondiali in Francia dopo la vittoria di Federica Brignone in combinata: la 32enne valdostana ha sfatato un tabù personale dopo l’argento di Garmisch-Partenkirchen, nel 2011, in gigante, portando a casa la prima vittoria mondiale.