Sethu ama gli anime, gli scheletri e il colore nero. Non stupisce più di tanto allora che si sia presentato a “Sanremo Giovani” con un brano intitolato Sottoterra. Ma dalle profondità della terra è arrivato sul palco del Teatro Ariston guadagnandosi l’accesso al Festival di Sanremo con Cause perse, canzone dedicata al rapporto con l’inseparabile fratello gemello Jiz.
Sethu è il nome d’arte di Marco De Lauri. Nato a Savona nel 1997, è proprio grazie al fratello che sviluppa la propria identità artistica. Insieme muovono i primi passi nella scena punk/rap ligure. Così facendo, Sethu trova un modo per evadere dalla realtà provinciale savonese, il cui mood malinconico si riflette spesso nei suoi testi e nell’estetica.
Esponente della Generazione Z, Sethu nei suoi testi ne racconta le incertezze, le ansie e le paure per il futuro. Ragazzi stanchi, abbandonati ai ritmi della provincia e della noia (a onor del vero la provincia è anche molto altro). Rabbia, tristezza ed euforia si mischiano e si alternano, passando da momenti intimi e introspettivi a passaggi frenetici e caotici.
L’avventura discografica di Sethu ha inizio nel 2018 con l’EP Spero ti renda triste, che coincide con il trasferimento suo e del gemello a Milano. L’anno successivo attira l’attenzione degli addetti ai lavori con i singoli Butterfly Knife e Hotspot. Nel 2022 la firma con Carosello Records e la pubblicazione del brano Giro di notte. La curiosità: il caschetto che esibisce è in realtà frutto di un puro caso. Come ha spiegato a All Music Italia: “Io avevo i capelli lunghissimi. Avevo visto una foto di un giapponese, avevo voglia di cambiare in quel periodo, sai no, quando vuoi cambiare? Ecco perché mi sono fatto i capelli così”.
