Diciamo che mi sarei risparmiata volentieri l’inizio con l’Inno di Mameli, ma vabbè.

La prima serata del 73esimo Festival di Sanremo, vede tra i suoi ospiti, per la prima volta nella storia della kermesse, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Perciò la serata si apre con un solo pensiero: Mattarella che dovrà reggere fino alle due di notte. Utopia, visto che, poco dopo l’intervento di Benigni, fa il vento e sparisce. Durante il suo monologo, Benigni ci dice che la Costituzione italiana è come un sogno: effettivamente, sperare che la si rispetti è davvero un sogno. Mentre l’attore elenca alcuni articoli, la Ferragni prende appunti da dietro le quinte, non si sa mai le chiedano a brucia pelo un articolo a piacere!

Anna Oxa è la prima ad esibirsi, avvolta da un’aura di misticismo abbastanza inquietante. E come si dice, chi ben comincia…

Gianmaria, un ragazzo a metà fra il principe naufragato di una favola ed Enzo Paolo Turchi, ricorda molto Sangiovanni, sarà per questo che Amadeus lo confonde con lui.

È il tanto atteso momento di Chiara Ferragni, che sfoggia il primo abito della serata, sulla cui stola compare la scritta “Pensati Libera”. Lei infatti, si pensa libera e ama tutti, ama Ama, ama Gianni, ama l’Ariston, ama le luci, ama il palco, ama il fonico, ama amare. Lei non è solo l’influencer delle influencer, è soprattutto una ragazza dal cuore grande.

Mr. Rain, secondo big in gara. Si passa dal chiedersi “ma chi è!?”, al pensare che bastano 30 sec di canzone per capire che questo ragazzo ha un pezzo che funziona, emoziona e che potrebbe arrivare tra le prime posizioni (pronostico delle 21:41).

La Ferragni intanto, procede con una naturalezza sorprendente, prima di muovere un muscolo (a trovarli!) ripassa a voce alta la scaletta “andiamo in posizione”, “vado?”. Non so se le hanno spiegato che i microfoni sono sempre accesi.

Mengoni, vestito come uno dei Village People, conquista sempre tutti con la sua voce. Il pezzo è bello, ma meno di altri suoi successi. Direi che comunque, sarà destinato al podio.

Elena Sofia Ricci è la prima ospite della serata. Bellissima, spigliata, con un’eleganza che lascia senza parole. E nel frattempo si rafforza in me una certezza: voglio rinascere Gianni Morandi a 78 anni.

Ultimo, sale sul palco di Sanremo con la solarità che lo contraddistingue, vestito come uno a cui hanno rubato le valigie ed è rimasto con lo smanicato che aveva in palestra.

I ComaCose si confermano i nostri Albano e Romina 2.0 e mentre loro cantano che l’addio non è una possibilità, io, dopo aver rivisto i Pooh ospiti sul palco, con Facchinetti che stecca note a profusione, credo che il loro addio alla musica sia stata, alla fine, la sola possibilità.

Elodie è incredibilmente bella, anche vestita da John Snow e canta da dio. Peccato che, dopo tanta bellezza, arrivi Chiara Ferragni con addosso il vestito più brutto della storia dei vestiti brutti. Spiega così, il suo finto nude look, “Volevo tranquillizzare il pubblico, questo vestito non è trasparente, ma è solo il disegno del mio corpo”. Ah beh, allora! Tutto per introdurre il suo momento monologo o meglio la sua autocelebrazione lievemente stucchevole. Mi dispiace doverlo ammettere, visto che non ho mai sminuito le sue qualità imprenditoriali, ma ‘sto pippone autoreferenziale per giustificare la scelta di far vedere le tette, anche no.

Piccola Chiara, prendi esempio da quella femminona di Elodie e se decidi di fare quella che se ne frega di farsi vedere nuda, non star lì a fornire spiegazioni, delle quali, tra l’altro faremo volentieri a meno. Fallo e basta. E invece no, rilancia. Dopo la pietosa parentesi Blanco, che incazzato nero, ha quasi spaccato il palco dell’Ariston perché non sentiva il ritorno in cuffia, lei scende dalla scalinata con un vestito bianco, sul quale sono scritti alcuni insulti che gli haters le hanno rivolto sui social. Una roba di una pesantezza unica. Fortunatamente, c’è l’incredibile leggerezza di Morandi, che spazza il palco dell’Ariston dai resti di fiori maciullati da Blanco.

Sarà l’ora tarda, ma ad un certo punto, mi è persino parso di vedere i Cugini di Campagna sul palco. Ah, c’erano davvero?

Poi arriva anche Grignani, il quale però, dopo la sfuriata di Blanco, ci appare tranquillo e posato come un cantante di balera. Nel frattempo, si è fatta l’una meno un quarto, e giustamente, è giunta l’ora della lezione di selfie by Chiara Ferragni. Poi uno dice, perché ti viene voglia di spaccare tutto!?

La classifica parziale vede sul podio: Mengoni/Elodie/ComaCose. Sul primo posto non avevo grossi dubbi, per il resto avrei premiato anche Mr.Rain e Mara Sattei, che porta a Sanremo un bel brano scritto da Damiano David, frontman dei Maneskin.

Intanto è l’1:40 e pure sta prima serata del 73 Festival di Sanremo, è andata.
Ad Maiora.

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