“Pensati libera”. È polemica per la stola-manifesto che Chiara Ferragni ha deciso di indossare a corredo del primo abito durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023. L’influencer ha infatti inizialmente attribuito quelle parole a “un’opera” del duo artistico Claire Fontaine, fondato nel 2004 a Parigi, salvo poi modificare il post, sottolineando che le parole arrivano da “una fotografia” scattata dal duo. Ma intanto, via social, in molti sono intervenuti per evidenziare l’errore, compreso colui che ha rivendicato la paternità della frase e dell’opera, l’artista e tatuatore bolognese “Cicatrici Nere“. Il tatoo artist, via social, ha condiviso un video in cui riproduce la scritta immortalata a Genova da Claire Fontaine dopo una marcia femminista e, taggando la stessa imprenditrice, ha scritto: “Artivismo, non merce”. Non solo, nella didascalia del video, l’artista ha puntualizzato: “Pensati Libera non è uno slogan. Pensati Libero non è un prodotto. Pensati Libera non è una foto. Pensati Libero non è un post. Pensati Libera non è per una moda. Pensati Libero non è un manifesto. Pensati Libera non è una proprietà di qualcuno. Pensati Libero non è per vendere. Pensati Libera non è mercificare un’idea. PENSATI LIBERA È UN ATTO DI VOLONTÀ per liberare le persone dalla superficiale, veloce e soffocante vita moderna. PENSATI LIBERO È UN RESPIRO tra i rovi degli schedari, delle tabelle e degli ordini. PENSATI LIBERA è dire “ci sono anche io” tra gli sconfitti di tutti i giorni. PENSATI LIBERO È LÀ FUORI PER STRADA”.
Intanto in molti sui social stanno postando foto per certificare il presunto “furto” d’arte, attaccando Ferragni per non aver citato il vero pensatore della scritta.