Speciale Sanremo 2023

Sanremo 2023, Levante sul palco dell’Ariston: dal tormentone “che vita di merda” allo ‘screzio social’ con Chiara Ferragni

Nata a Caltagirone, capitale delle ceramiche, nel 1987, Levante è una cantautrice con quattro album pubblicati fino ad ora – il quinto, Opera futura, che contiene anche il brano sanremese, Vivo, è in uscita il 17 febbraio – e tre romanzi

di Francesco Canino

“Claudia parla troppo e disturba”. Vent’anni dopo la nota vergata dalla sua maestra delle scuole elementari, Claudia Lagona, in arte Levante, è pronta a prendersi un’altra rivincita: parlare, disturbare, essere libera sul palco di Sanremo 2023. “Io non sono mai stata una disturbatrice, cara maestra, io sono sempre stata libera”, spiega. Vent’anni dopo passato e presente sono però sempre legati, anche attraverso un cambio look radicale e spiazzante: lei, da sempre mora (tranne una virata sul rosso, qualche anno fa), ha osato fino a sembrare un’altra Levante. Metamorfosi di un’artista abituata a giocare con la moda e con la propria immagine. Spingendosi fino ad un un biondo fragola – o come dicono i veri esperti di tendenze, blorange, o tangerine, insomma, una tonalità tra il biondo e il ginger – “lo stesso colore di capelli che avevo nei miei disegnini alle elementari”, dice svelando cosa c’è dietro la sua rivoluzione estetica. Del resto, cambiare, sperimentare e mischiare linguaggi sono nel suo dna di siciliana trapiantata e cresciuta a Torino.

Nata a Caltagirone, capitale delle ceramiche, nel 1987, Levante è una cantautrice con quattro album pubblicati fino ad ora – il quinto, Opera futura, che contiene anche il brano sanremese, Vivo, è in uscita il 17 febbraio – e tre romanzi. Venati spesso da una sfumatura di nostalgia e dolore, di cui parla anche nelle sue canzoni, compresa Alfonso (“Che vita di merda”), il tormentone che l’ha resa famosa. Un dolore che si trascina dietro (e dentro) da quando era bambina e il padre morì di tumore: lei aveva solo nove anni, le sue due sorelle e il fratello poco più piccoli di lei. Figli di un grande amore, con i genitori che si conoscono da ragazzini e organizzano la classica fuga d’amore e la madre si cala dalla finestra con una corda fatta di lenzuola (un episodio evocato nella canzone Finché morte non ci separi). “Mi sono affacciata al mondo dei grandi quando avrei potuto vivere la vita senza quei pensieri con cui mi sono confrontata troppo presto. Diventare grandi all’improvviso non è semplice e nelle mie canzoni parlo proprio di questo dolore”, ha raccontato a proposito della morte del padre. Nel brano dai suoni sorprendenti che porta a Sanremo – tre anni dopo Tikibombom, primo in radio per cinque settimane ma solo dodicesimo in classifica: “Pensavo potesse arrivare sul podio. E sono rimasta un po’ delusa”, ammette ora -, di cui è autrice sia del testo che della musica, parla invece di un tema tabù: la depressione post partum. “L’ho scritta il 4 marzo del 2022. Mia figlia Alma Futura era nata il 13 febbraio. Attraversavo il periodo delicato del post-parto. La luce della bellezza di aver messo al mondo una vita, la tristezza di non riconoscermi più, l’impazzimento degli ormoni e il desiderio di riappropriarmi del corpo”, spiega ammettendo che la maternità è sì tanta gioia ma anche molta sofferenza. Un’altalena di emozioni che descrive così in Vivo: “O sorrido o piango/Non so fare altro/Mi emoziono con poco/Gioco ancora col fuoco”. Sanremo come rinascita, dunque, o forse semplice ritorno ad una dimensione che va oltre quella della maternità: madre, ma anche artista che si realizza lavorando.

Alma Futura sarà con lei a Sanremo, forse anche il compagno Pietro Palumbo, l’avvocato siciliano cui è legata da diversi anni. Lui è riservatissimo e non ama stare sotto i riflettori, lei anche non gradisce mettere il privato in vetrina. Così persino la sua storia potenzialmente più mediatica, quella col collega Diodato, durò quasi tre anni ma fu gelosamente recintata nel perimetro dei fatti loro. “Per quanto io fugga, torno sempre a te. Non lo posso sopportare questo silenzio innaturale tra me e te”, cantava lui in Fai rumore, vincendo con un plebiscito Sanremo 2020. Versi da tutti interpretati come una struggente dedica alla sua ex. La quale rispose piccata: “È una storia di cui non abbiamo mai voluto parlare. Non legherei questo brano solo a quanto accaduto fra noi”. Lui poi fece sapere che non era una dedicata a Levante, ma nell’immaginario collettivo si era sedimentato l’esatto opposto. Sul fronte privato, Levante ha alle spalle anche un matrimonio durato una manciata di mesi con Simone Cogo, fondatore dei The Bloody Beetrots, e un gossip sull’amicizia con Fedez, con cui divise il bancone di X Factor in una tutt’altro che indimenticabile stagione da giurata del talent di Sky. Ad innescare il chiacchiericcio fu un commento ironico di Selvaggia Lucarelli, che notò come Fedez avesse rimosso dal suo profilo Instagram una foto in cui abbracciava Levante. Niente di compromettente, anzi.

A spingerlo alla cancellazione sarebbe stata Chiara Ferragni, forse gelosa di quello scatto. Insinuazioni, nulla di più. Ma sarà divertente osservare come la Ferragni co-conduttrice di Amadeus annuncerà Levante sul palco dell’Ariston, che si conferma luogo di incroci pericolosi tra verità e fanta gossip. Come quello sullo screzio con Arisa, causa di un presunto hair look copiato, diventato meme virale grazie a quel geniale “sai quanti cerali di sottomarca ti devi mangiare ancora?” e l’altrettanto iconica risposta di Levante, che scrisse: “Esco adesso da pilates e trovo un disastro qui sotto. Di cosa stai parlando? Cosa c’entra Rosalba?”. Finì a tarallucci e vino, col le due che chiusero la querelle dicendo di aver preso in giro tutti: era uno scherzo ma nessuno ci ha mai creduto. Scampoli di colore, nulla di più, tra un Premio Tenco sfiorato e collaborazioni blasonate, da Max Gazzè a Carmen Consoli, da Tiziano Ferro ai Casino Royale. Alto e basso, stili a confronto, mettendo assieme mondi e contaminazioni, dai concerti ai Pride al suo primo Forum di Assago. Gavetta, glamour e nostalgia. Ora però guarda a Futura e al futuro, con leggerezza e bellezza. E punta a godersi il suo secondo Sanremo: “L’ansia non è motore di nulla, meglio mandarla a fanculo. Ora sono focalizzata sulla mia performance vocale: mi presento all’esame, ho studiato, come andrà andrà. Voglio solo emozionarmi e divertirmi”.

Sanremo 2023, Levante sul palco dell’Ariston: dal tormentone “che vita di merda” allo ‘screzio social’ con Chiara Ferragni
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.