Piccola incomprensione tra Amadeus e Pierò Pelù al Festival di Sanremo. Nella serata d’apertura, tra i vari ospiti anche il cantante e co-fondatore dei Litfiba, che si è esibito al Suzuki Stage, in piazza Colombo, con Gigante (il brano che ha portato in gara al Festival del 2020). Uscito dal teatro Ariston, il direttore artistico ha raggiunto il rocker, accompagnandolo sul palco. Durante la camminata in mezzo al pubblico, tra foto, battute e saluti, i due hanno anche scambiato qualche pensiero sull’andamento della prima serata. Pelù, infatti, ha elogiato l’intervento iniziale di Benigni: “Mi ha emozionato Roberto, prima. Ha detto delle cose stupende, anche sulla musica. Ha ricordato che la musica popolare è importante almeno quanto la musica colta. E questa cosa ci fa bene”, ha spiegato al conduttore.
Concentrato, distratto dalla folla in strada o consapevole del tragitto quasi terminato, Amadeus ha liquidato il cantante con un “è vero, è vero, bellissimo”, prima di rivolgersi al pubblico: “Grazie Sanremo, stiamo arrivando”. Un episodio a cui Pelù non sembra aver dato troppo peso (e che sicuramente non sarà stato voluto!). Spazio alla musica, allora. Per cantare Gigante, brano dedicato al nipote, il rocker si è presentato con giubbotto di pelle, sciarpa fantasia, jeans neri e stivaletti. Durante l’esibizione, poi, ha anche ‘rubato’ una borsetta a una signora che assisteva all’esibizione, facendola roteare al ritmo di musica.
Un chiaro riferimento alla sua performance di tre anni fa all’Ariston. Inutile dire che, su Twitter, gli utenti si sono scatenati a colpi di cinguettii: un po’ per la gag, un po’ per il look dell’artista. “Stavo per raccomandare alle signore in platea di nascondere le borsette, ma vedo che non ce n’è stato bisogno”, ha scritto qualcuno; “Non so chi vesta Pelù, ma dovrebbe smetterla”, hanno sentenziato altri. Infine, è stato sospettato addirittura che il cantante abbia messo una sorta di ‘rinforzo’ negli slip per aumentarne il volume. Sui social tutto è possibile.