Una foto con un bavaglio nero attorno alla bocca e la scritta ‘Imprisoned’, imprigionato. È questo il post su Instagram con cui il movimento contro la crisi climatica Just Stop Oil ha annunciato la condanna a otto settimane di detenzione per David Nixon, 36 anni. L’attivista, che ha aderito alla campagna Insulate Britain, è stato processato per disturbo della quiete pubblica, a causa di un blocco stradale. Il giudice Silas Read lo ha però accusato anche di oltraggio alla corte per aver menzionato in aula la crisi climatica, come motivazione del suo gesto. Prima dell’udienza, aveva vietato a tutti e quattro manifestanti al banco degli imputati di parlare di povertà energetica, di prove scientifiche a sostegno del surriscaldamento globale o della propria ecoansia, ma anche di paragonarsi ai Freedom Riders che lottavano per i diritti civili degli afroamericani negli Anni Sessanta. La stessa situazione si era verificata in un processo di fine gennaio. “Sono profondamente delusa dal fatto che il sistema giudiziario sia complice nel processo di criminalizzazione delle proteste pacifiche – ha dichiarato Stephanie Aylett, 28 anni, anche lei accusata di oltraggio alla corte – Questo governo continua a sottrarre silenziosamente i nostri diritti umani fondamentali, finanziando consapevolmente la distruzione del nostro futuro – ha continuato – Le generazioni future guarderanno indietro a questo momento con assoluto orrore e incredulità, mentre la società come la conosciamo si sgretola intorno a loro”.
Nixon, assistente sociale di Barnsley, è finito davanti all’Inner London Crown Court insieme a Kai Bartlett, 21 anni, Alyson Lee, 64 anni, e Christian Murray-Leslie, 79 anni. I quattro si sono incollati alla strada in mezzo al traffico, all’incrocio tra Bishopsgate e Wormwood St nella City di Londra, il 25 ottobre 2021, rendendo difficile per la polizia lo sgombero dell’area. La loro azione faceva parte di una vasta campagna di protesta, Insulate Britain, per chiedere al governo di realizzare un programma per l’isolamento termico e la riqualifica delle case sul territorio britannico. Tre attivisti sono già stati assolti a dicembre per lo stesso blocco, mentre altri quattro sono stati condannati. Tutti gli imputati dell’ultimo processo rischiano diversi anni di carcere per il reato di disturbo della quiete pubblica, ma al momento è stato condannato solo Nixon per il “disprezzo dimostrato verso la corte”. Il 36enne ha contravvenuto al divieto di nominare la crisi climatica in aula. Infatti, accusato di aver causato l’interruzione di 8500 viaggi in autobus con la sua protesta, ha dichiarato che “8.500 persone è la quantità di persone morte in case fredde nel 2020. Questo senza citare il cambiamento climatico. I manifesti intorno all’edificio del tribunale dicono che siamo su un’autostrada verso l’inferno con il piede sull’acceleratore – ha continuato, citando il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, mentre Read chiedeva ai giudici di uscire dall’aula – Questo è anche il motivo per cui ci siamo seduti sulla strada, per dire la verità sulla direzione in cui ci stiamo dirigendo e sollecitare un’azione prima che sia troppo tardi. Non avete potuto ascoltare prima la verità, perché questa corte non mi ha permesso di dirla. La nostra sicurezza è a rischio, la nostra società è a rischio”.
Il giudice ha chiesto alla giuria di ignorare le dichiarazioni dell’attivista: “Questo non è un processo sul cambiamento climatico, la povertà energetica, ecc. Le questioni relative a ciò non sono rilevanti per le vostre decisioni, non importa quanto il signor Nixon voglia che lo siano”. Nessuno dei membri si è mostrato contrario e il processo è continuato. Successivamente Read ha chiesto all’imputato di scusarsi per due volte. “Vorrei poterlo fare – ha risposto l’ambientalista – ma non credo che sarebbe autentico”. E non ha mostrato rimorsi per la sua azione: “Sono in pace con la mia posizione, anche se ci sono delle conseguenze. Dovrete convivere con le vostre decisioni in futuro – ha detto alla giuria – Quando ero un assistente sociale, i giovani a volte si mettevano in una situazione in cui non erano al sicuro. Si scagliavano contro di me e io dovevo intervenire fisicamente per tenerli al sicuro. Stare seduti per strada è così – ha spiegato –. Non è bello ma voglio tenere le persone al sicuro. E quello che ho fatto ieri è stato simile. Ho infranto la legge, ma l’ho fatto per evidenziare cosa sta succedendo. La magistratura, in questo momento, non sta tutelando la vita”.
Nixon ha raccolto solidarietà da tutto il mondo dell’attivismo, anche perché le misure adottate dal giudice Read preoccupano in vista dei futuri processi che dovranno affrontare i movimenti nel Regno Unito e in tutta Europa, come quello di Ultima Generazione in Italia. “La magistratura è complice del progetto di morte genocida del governo. Dovrebbero rifiutarsi di perseguire la gente comune nella resistenza civile nonviolenta. Mi rifiuto di essere uno spettatore, anche se finisco in prigione per aver difeso ciò che è giusto”, ha detto Alyson Lee, anche lei tra gli imputati. Questa è la prima volta in cui una corte decide misure così severe contro le azioni per contrastare la crisi climatica. Nei sei precedenti processi a Insulate Britain per accuse di disturbo pubblico, due si sono conclusi con assoluzioni, due con una condanna, mentre altri due sono stati rinviati. In un caso, il giudice ha chiesto al Crown Prosecution Service (CPS) di valutare, se procedere con il dibattimento fosse nell’interesse pubblico. L’organo di giustizia ha convocato in tutto 56 manifestati, con 201 accuse di disturbo della quiete pubblica da discutere in 51 processi tra giugno e dicembre 2023.