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Influenza aviaria, Oms: “Diverse segnalazioni tra i mammiferi”. Dopo il Covid 19 potrebbe essere la prossima emergenza

Per il momento, l’Oms valuta il rischio per l'uomo come basso, ma dobbiamo prepararci" a ogni evenienza è l'avvertimento lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il periodico briefing con la stampa

Gli scienziati lo dicono da tempo che bisogna attendersi una nuova emergenza sanitaria. E anche che il prossimo virus potrebbe essere “meno accomodante di Sars Cov2” che ha ucciso quasi 7 milioni di persone nel mondo. Il candidato da tempo è H5N1, il virus della influenza aviaria. “Nelle ultime settimane ci sono state diverse segnalazioni di mammiferi tra cui visoni, lontre, volpi e leoni marini che sono stati infettati dall’influenza aviaria H5N1. Il virus ha circolato ampiamente negli uccelli selvatici e nel pollame per 25 anni, ma la recente diffusione ai mammiferi deve essere monitorata attentamente. Per il momento, l’Oms valuta il rischio per l’uomo come basso, ma dobbiamo prepararci” a ogni evenienza è l’avvertimento lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il periodico briefing con la stampa.

“Da quando H5N1 è emerso per la prima volta nel 1996 – ha ripercorso il dg – abbiamo assistito solo a trasmissioni rare e non prolungate di H5N1 da e tra esseri umani. Ma non possiamo presumere che rimarrà così e dobbiamo prepararci a qualsiasi cambiamento dello status quo. Come sempre, si raccomanda di non toccare o raccogliere animali selvatici morti o malati, ma di segnalarli alle autorità locali”. L’Oms, ha informato il capo dell’agenzia Onu per la salute, “sta lavorando con le autorità nazionali e i partner per monitorare da vicino la situazione e per studiare i casi di infezione da H5N1 negli esseri umani quando si verificano. La rete globale di laboratori Oms – il Sistema globale di sorveglianza e risposta all’influenza – identifica e monitora i ceppi di virus influenzali circolanti e fornisce consulenza ai Paesi sui loro rischi per la salute umana e sulle misure di trattamento o controllo disponibili. L’Oms raccomanda di rafforzare la sorveglianza negli ambienti in cui interagiscono esseri umani e animali d’allevamento o selvatici e continua a collaborare coi produttori per assicurarsi che, se necessario, le forniture di vaccini e antivirali siano disponibili per l’uso globale”.