Anna Oxa, Anna Hoxha, Oxanna, Oxarte. Una, nessuna, centomila Oxa. Tra i ritorni a Sanremo più attesi e discussi c’è senza dubbio il suo: dodici anni dopo l’ultima partecipazione – nel 2011 con La mia anima d’uomo, che non arrivò in finale – e qualche “incomprensione” con la Rai, torna e si piazza subito nell’empireo degli artisti con il maggior numero di presenze in gara al Festival (insieme a Milva, Toto Cutugno, Peppino di Capri e Al Bano). Cifre a parte, è la sostanza che conta. E Amadeus, da vecchia volpe della tv, sa di aver messo a segno un gran colpaccio. Musicale e anche mediatico. La Oxa è infatti tra quelle capaci di far parlare di sé anche standosene lontana dai riflettori, nel rifugio che è diventata la sua casa in Svizzera (“è una casa bellissima in un posto meraviglioso. Ci sono le montagne, ruscelli, cascate, boschi, animali e un’immensa biodiversità di fiori e piante. Stare nel movimento della natura è essenziale per stare nel processo creativo”, raccontò alla vigilia dei suoi 60 anni, nell’aprile del 2021, al Corriere della Sera). Esce di rado e parla ancora meno, tanto per citare Celentano. Per la verità nemmeno parla, al massimo scrive sui suoi social o, più spesso, fa scrivere a Milly Milano, rappresentate legale e manager della cantante. Che interviene per precisare o smentire notizie, ma lo fa con post così criptici che quasi sempre diventano oggetto di ironie al vetriolo su Twitter.
È successo anche di recente, scaldano la vigilia di un Sanremo 2023 che per lei si annuncia bollente e carico di aspettative. Prima con il “caso” innescato dalla mancata intervista con Giovanna Civitillo, la moglie di Amadeus, dietro le quinte di Sanremo Giovani. “Perché tutti sapevano che non avrebbe fatto interviste (tutti!). Con Amadeus e Giovanna è tutto ok, c’è un bellissimo rapporto. Il ‘caso Nazionale’ di fatto è quello che è stato creato attorno dai soliti”, ha scritto la Milano. Quei “soliti” sono probabilmente i giornalisti, con i quali la Oxa non ha coltivato buoni rapporti. “I media non vogliono sapere di Anna Oxa, vogliono creare la loro storia di Anna Oxa. Ma quella non è la mia storia, è l’immagine che voi mi attribuite”, ha detto. Gli animi si scaldano per poco, persino per una presunta multa presa per l’auto che l’ha accompagnata qualche giorno fa alle prove all’Ariston, parcheggiata sulle strisce blu ma senza tagliando. In realtà si è poi scoperto che la macchina era di un’accompagnatrice e dunque nessuna multa è stata comminata alla Oxa: “Il fotografo ha costruito una storia per guadagnare qualche soldino a discapito dei diritti umani e della dignità della persona, ledendo l’onore la reputazione di una grande artista”, si legge su Oxarte. Ci pensa Amadeus però a spegnere il fuoco delle polemiche e, a proposito di Anna Oxa e Gianluca Grignani, precisa: “Sono due grandissimi artisti, li ho incontrati molte volte, hanno due canzoni importanti. Ho sempre rispetto per gli artisti, possono avere una stravaganza o una debolezza, ma hanno un gran desiderio di fare bene e di essere applauditi. Non sono preoccupato e non li ho invitati per far esplodere una bomba”.
Del resto, che la Oxa sia una grande artista, lo ha sempre dimostrato in scena. Eccentrica, trasformista, iconica, divisiva, provocatrice, unica, decisamente mai banale. Da giorno zero, ossia quel Sanremo del 1978 in cui debutta da “esordiente di lusso” a 16 anni con una canzone scritta da Ivano Fossati, Un’emozione da poco, la stessa che riproporrà nella serata delle cover (venerdì 10 febbraio) “duettando” inaspettatamente con il violoncellista e deejay iLjard Shaba. All’epoca sfoggiò un look post-punk, completo taglio maschile, gilet e cravatta, molto gender fluid quando di genderless non parlava nessuno. Ma ogni Sanremo, o meglio, ogni suo progetto musicale è stato caratterizzato da uno stile sempre diverso. Un eclettismo che ha pochi pari, almeno in Italia. “Ho cambiato, ma tanti mi dicevano di restare uguale perché, se no, il pubblico poteva rimanerci male. Io, invece, ho sempre saputo che devi essere ciò che sei”, ha spiegato. È “l’eterno movimento”, come il titolo di uno dei suoi brani. Quarantacinque anni dopo la prima volta, torna e spiazza, scegliendo questa volta di farsi vestire da Dolce & Gabbana (lo ha svelato FanPage): il rischio di outfit iconici è altissimo. Così come alta è l’asticella, visto che tutto ciò che ha indossato è finito negli annali della moda festivaliera (e non), dall’abito cappuccio nero con fasce incrociate sul seno e ombelico scoperto (“L’ombelico era una goccia scoperta mentre già tutte le donne andavano nude… La domanda è: perché solo se faccio io certe cose scateno interesse?”, si domandò), a quello d’oro realizzato da Gianni Versace nel ’94, quando co-conduceva con Baudo, fino al celebre e imitatissimo look creato da Tom Ford per Gucci, con pantaloni a vita bassa e perizoma a vista (per altro tornato di moda, di recente) nel ’99, quando vinse con Senza pietà. E fu la seconda volta in cima al podio festivaliero dopo il trionfo nell’’89 con Ti lascerò, in coppia con Fausto Leali, canzone immancabile in ogni karaoke che si rispetti.
Sanremo, ma non solo. A cominciare dalle importanti collaborazioni con alcuni dei più grandi autori e artisti italiani, da Lucio Dalla a Rino Gaetano, da Mario Lavezzi ad Amedeo Minghi e ancora Ruggeri, Vecchioni e Francesco Bianconi dei Baustelle, quest’ultimo coautore di Sali (canto dell’anima), il brano cui torna al Festival. E come non citare alcuni dei suoi grandi successi, da Senza di me (cover del brano What About Me dei Moving Pictures) a È tutto un attimo e Quando nasce un amore – entrambi diventati due classici del suo repertorio – e poi Tutti i brividi del mondo, Donna con te e Storie, con cui sfiorò la vittoria a Sanremo ’97, battuta solo dagli esordienti Jalisse. Non andò bene nel 2006 invece, con quel Processo a me stessa scritto da Pasquale Panella, brano giudicato troppo criptico per il pubblico sanremese. La critica la stroncò, lei a distanza di anni ha risposto: “Nessuno parlava del brano, si dicevano solo cose per ferire, ma io non sono stata ferita. Io ho vissuto il processo creativo, che m’importa se altri fanno il branco e poi devono sbranare il lupo?”.
Oltre alla musica c’è poi la tv, anche da conduttrice, come Fantastico, nel 1988 in coppia con Enrico Montesano, mentre l’anno successivo affiancò Massimo Ranieri, Giancarlo Magalli, Alessandra Martines e Nino Frassica. Nel 2001 fu la volta di Torno sabato con Giorgio Panariello, dove metteva in scena delle vere e proprie performance artistiche (un sabato si presentò con un trucco grazie al quale sembrava completamente calva). Nel 2013, a sorpresa, partecipa come concorrente a Ballando con le stelle, s’impone con coreografie totalmente inedite che spiazzano e incuriosiscono, anche se non mancano gli scontri con la giuria. Un infortunio mette fine a quell’esperienza ma apre un annoso contenzioso con la Rai. “Mi ha chiuso le porte, anche se io ho fatto causa solo nel 2019, perché comunque l’ufficio legale bloccava tutte le richieste dei programmi che mi volevano. Questa come la chiamate: non violenza? Ma io sono tranquilla, faccio la mia arte, la gente mi segue lo stesso”, ha dichiarato al Corriere. A che punto sia il contenzioso non è dato saperlo, ma qualcosa dev’essersi sbloccato se Amadeus è riuscito a riportarla a Sanremo. Nel suo curriculum c’è anche una collaborazione con Maria De Filippi, che nel 2016 la volle in giuria ad Amici insieme a Loredana Bertè e Sabrina Ferilli, e anche in quell’occasione non mancano scontro con gli altri giurati. Piccolezze televisive cui si contrappone un lungo processo di evoluzione interiore e spirituale, un percorso cominciato una ventina d’anni fa con la morte della madre. “Uno di quei dolori così forti che non possono restare fini a sé stessi. Mi si è aperto un mondo e, soprattutto, mi si è aperta “la domanda”, quella della vita e della morte, di questo passaggio di cui non ti accorgi, perciò rimandi tante cose, invece di osservare e comprendere che cosa fa veramente parte di te e che cosa, invece, hai integrato da fuori: giudizi, idee, luoghi comuni… Tutte cose che devi escludere, altrimenti non sei nel vero movimento della vita e replichi sempre il passato”. Passato di cui fanno parte anche tre ex mariti – alle nozze con l’imprenditore Behgjet Pacolli riuscì a imbucarsi la giornalista Candida Morvillo, scattando di nascosto alcune foto prima di essere beccata dai bodyguard – e uno storico compagno, Gianni Belleno dei New Trolls, padre dei suoi figli Francesca e Qazim. E quando le chiedono se oggi è innamorata, lei risponde: “Che importanza ha se amo, se non amo? Se farò 60 anni o ne ho fatti 40? Se piaccio o no? Ma chi se ne frega. È più interessante sapere che i professori portano i miei brani nelle scuole, o che io stessa vengo chiamata nelle università a parlare di suono e di frequenze”. Da qualunque parte la si guardi, quello della Oxa è un ritorno al Festival che promette scintille.