Ecco la guida al voto
Come si danno i voti alle canzoni in gara a Sanremo?
1. Si ascolta un brano in gara e lo si mette a paragone con l’infinito mare della musica di ogni tempo e luogo, sia inteso lo stesso genere di appartenenza. Dunque arriva un pezzo pop e se la scozza con tutti pezzi pop mai scritti e pubblicati. Va da sé che nella maggior parte dei casi, arrivare al 4 con questo metodo sarebbe un miraggio, il 6 poi solo in quei rarissimi casi di pezzo-chicca-instant/classic. Fenomeno sempre più insolti negli ultimi anni, capita talvolta che in gara al Festival ci siano canzoni che sono subito un “classico”. Curioso peraltro come molti usino questo aggettivo con accezione negativa, preferendo, chissà, qualcosa di “moderno” che come tale invecchia presto e altrettanto presto va nel cassonetto del dimenticato.
2. Si ascolta un brano in gara e lo si mette e paragone con tutti quelli che abbiano mai partecipato al Festivàl. In questo caso la scala dei voti avrà una forbice più ampia ma non completa (l’8, forse, chissà). Nel Blu dipinto di Blu, Ciao Amore Ciao, La prima cosa Bella, La Musica è Finita, Vita Spericolata… Insomma anche in questo caso, dare voti sopra il 7 pare molto dura, più facile scendere in basso.
3. Si ascolta un brano in gara e si valuta rispetto all’edizione in corso. In pratica, si contestualizza. Cosa che consente tra le altre di valorizzare non solo il lavoro degli artisti ma anche delle tante, tantissime persone che ruotano intorno al “sistema musica”. Seguendo questa semplice regola, sarà facile evitare quei votacci tipo 1 o 2 o zero addirittura. Perché davvero, uno sta ad aspettare Sanremo per sfoderare dal cilindro uno zero da gran critico musicale? Che poi, lo zero sempre a quelli meno protetti da uffici stampa e discografici. Ma non siamo qui per aizzare ineleganti polemiche. Solo per specificare che i voti di Sanremo si danno considerando Sanremo una cosa a sé, e in particolare ogni edizione di Sanremo una cosa a sé.