Paola Egonu è attesa giovedì 9 febbraio sul palco del Festival di Sanremo nell’inedito ruolo di co-conduttrice. Inedito, per la verità, fino a un certo punto, visto che nel 2021 ha affiancato Nicola Savino in una puntata de Le Iene parlando della difficoltà e della pressione che deriva dall’essere Paola Egonu. Un anno prima invece aveva prestato la voce a uno dei personaggi del film d’animazione Soul. Ora l’avventura sanremese, anticipata di pochi giorni dalle forti dichiarazioni rilasciate a Vanity Fair circa i timori di diventare, in futuro, madre e far vivere a suo figlio lo stesso “schifo” del razzismo che ha vissuto lei.
Classe 1998, Paola Egonu nasce a Cittadella da genitori di nazionalità nigeriana. La cittadinanza italiana arriva nel 2014, dopo il rilascio del passaporto italiano al padre. Un anno più tardi le prime convocazioni nella nazionale maggiore italiana, ma nel 2022 esprime l’intenzione di volerla lasciare (o almeno di prendersi una pausa) al termine della vittoria contro gli Usa che è valsa alle azzurre il bronzo al Mondiale di volley. In quell’occasione, a bordo campo, l’atleta scoppia a piangere con il suo procuratore Marco Raguzzoni in un video ripreso da un tifoso e divenuto virale, nel quale si sfoga: “Mi hanno chiesto anche se fossi italiana… questa è la mia ultima partita in Nazionale, sono stanca. Non puoi capire. Vinciamo grazie a me, ma soprattutto quando si perde è sempre colpa mia…”.
Pallavolista dei record, è suo l’attacco più forte mai registrato in campo femminile: ben 112,7 chilometri orari nella finale della Nations League. Ma della Egonu, attualmente in forze al Vakifbank Istanbul, si è parlato più volte anche al di là dei meriti sportivi: nel 2018 il coming out e l’amore con la pallavolista Katarzyna Skorupa. Succesivamente si lega al polacco Michał Filip. “A me piacciono le persone, il genere conta poco. Non mi chieda se è un uomo o una donna, non ha importanza. Sono innamorata” aveva spiegato in un’intervista a Oggi.