L'uomo è piombato con l'auto a una fermata dell'autobus nel quartiere di Ramot, abitato in maggioranza da ultraortodossi. Poi è stato ucciso da un civile armato. Il ministro per la Sicurezza nazionale ha spiegato di voler presentare una legge la prossima settimana che consenta alla polizia di perquisire le case senza mandato
Ha investito sei persone che si trovavano alla fermata dell’autobus, uccidendo un bambino di 6 anni e un 20enne. Nuovo attentato a Gerusalemme, dove un palestinese di Betlemme si è scagliato con l’automobile su un gruppo di persone in attesa del pullman nel quartiere di Ramot, abitato in maggioranza da ultraortodossi. Diverse le persone rimaste ferite, tra cui un altro minore considerato in condizioni critiche.
L’attentatore – identificato come Hossein Karaka, un 31enne residente nel quartiere Isawiya di Gerusalemme est – è stato ucciso subito dopo da un civile armato, riferiscono i media israeliani. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato l’immediata demolizione della sua casa, rende noto il Jerusalem Post.
Un account Facebook, secondo quanto riferito appartenente al terrorista, ha pubblicato una serie di post negli ultimi mesi che glorificavano Hezbollah e i combattenti palestinesi, incluso un post che definiva “eroe” il terrorista che ha condotto un attacco a fuoco al checkpoint di Shuafat l’anno scorso.
Arrivato sul luogo dell’attentato, il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha spiegato di voler presentare una legge la prossima settimana che consenta alla polizia di perquisire le case senza mandato: “Basta con l’approccio che se facciamo qualcosa li faremo arrabbiare. Basta! Ora ci sono attacchi terroristici”.