La cantautrice a poche ore dal suo ritorno in gara sul palco dell'Ariston racconta del suo brano “Parole dette male”, del suo prossimo tour e della scelta di Elisa come compagna di viaggio per la serata della cover di venerdì
Tutta “colpa” di Amadeus. Giorgia alla fine ha rotto gli indugi e se ora è in gara al Festival di Sanremo 2023 con ‘Parole dette male‘, dopo i successi di ‘E poi’, ‘Come saprei’, ‘Strano il mio destino’ e ‘Di sole e d’azzurro’, lo si deve anche al direttore artistico: “Ha prevalso la notevole capacità persuasiva di Amadeus – ha raccontato la cantautrice -. È sempre stato riservato sulla mia partecipazione”.
Cosa ha di diverso questo Sanremo?
Al di là che sono cambiata e cresciuta io, ma Amadeus me l’ha fatta pensare in una maniera diversa da come l’ho sempre immaginata. Cioè come atto di vicinanza al pubblico, il rimettermi in gioco (anche se non ho mai smesso di giocare) e tornare dove tutto è nato. A 50 anni sono stata costretta, come tutti, a risorgere dopo un periodo di incertezza che abbiamo vissuto, anche e soprattutto dal punto di vista creativo.
Per questo sei tornata alle origini per il tuo prossimo album?
Sì. Ho chiamato Big Fish perché mi sono formata con le sonorità rnb e soul. ‘Normale’ è stato il primo passo. Poi ‘Parole dette male’ che è nata per questo disco ma l’ho scelta perché vorrei che passasse più il messaggio della canzone che il resto.
Cosa vuoi comunicare?
Il lasciarsi andare e il lasciarsi il passato alle spalle per vedere in prospettiva quello che si ha davanti.
E con il disco “Blu1” qual è il messaggio che accomuna tutte le canzoni?
Di alzare lo sguardo e proiettarlo verso l’alto. Per questo ho rappresentato con il concept grafico del disco le stelle e le costellazioni. Ormai volgiamo lo sguardo sempre verso il basso, io vorrei che si volgesse verso il futuro. Un messaggio che punta dritto anche ai giovani, che come noi stanno vivendo e soffrendo un periodo storico non facile.
Perché hai pensato ad Elisa per la cover di ‘Luce’ e ‘Di sole e d’azzurro’?
Ho un feeling umano e artistico con lei da sempre. Ho pensato subito d’istinto ad Elisa perché ci ispiriamo musicalmente. Volevo fosse una occasione speciale ed è per questo che abbiamo scelto queste due canzoni. Ci daremo coraggio a vicenda scendendo le scale mano nella mano.
Tra pronostici e possibili vittorie, come vedi questo Festival?
Ci saranno conferma ma soprattutto sorprese.
A maggio parte il tour nei teatri, a novembre quello dei palazzetti. Perché hai deciso di tornare a teatro?
Sono mossa da ambizione sfrenata per puntare ai teatri lirici,(ride, ndr). Sono posti di storia e bellezza unici che aiutano a sollevare lo spirito proprio come invito a fare nei brani del mio disco. Mi fa piacere tornare ad una atmosfera da club con un contatto ravvicinato con le persone.