Irriverente? Trasgressivo? Controcorrente? Definitelo come volete, ma una cosa è certa: Rosa Chemical sa far parlare di sé (e al momento è al settimo posto con la sua Made in Italy). Ospite di Gianluca Gazzoli per il podcast BSMT, il cantante ha raccontato alcune cose private, non curandosi (come suo solito e come è giusto) di ciò che la gente potrebbe o non potrebbe pensare. “La mia famiglia? Ad esempio i miei nonni li ho sempre abituati che io ero ‘la pecora nera’, fin da piccolo ero quello ‘di mer*a’ – ha raccontato nel video pubblicato su YouTube qualche giorno fa -. La mia apertura mentale è arrivata con il tempo, essendo anche sessualmente represso. Tenevo le mie fantasie dentro. Fin da piccolo io ero esagitato, mi ricordo che all’asilo mi ca**iavano perché ero agitato; tutti facevano il riposino ma io no”. Poi Manuel Franco Rocati (questo il nome di battesimo) ha aggiunto: “Non ho un pubblico vastissimo, ma chi mi ascolta è in linea con il mio messaggio importante, di speranza e di libertà. Le cose più assurde raccontate? Sicuramente il mondo del fetish e dei piedi, io sono stato il primo a parlarne nel mondo della musica in Italia”. Ed ecco le ‘rivelazioni hot’: “Ci sono tanti schiavi, più volte io ho accettato uomini che mi hanno chiesto cose tipo… io ad esempio avevo uno che mi scriveva su Twitter e che godeva nell’avere paura che io rivelassi la sua identità. Mi mandava le foto con la moglie, con la figlia e mi scriveva: ‘Ti prego non dire a tutti i tuoi follower chi sono’. Probabilmente si faceva le pi**e su questa roba. Io però non reagisco male a queste cose, non mi sento in diritto di giudicare. Cioè, se non stai ammazzando nessuno, se non stai rompendo il ca**o al mondo… posso darti un consiglio, ma non ti giudico”.
“La tua sessualità com’è definita?”, gli ha domandato il conduttore. “Sesso italiano“, la replica di Rosa Chemical. Che poi ha aggiunto (il tutto mentre si tatuava): “Non mi piace etichettare. Io adesso sono fidanzato con una ragazza però in generale se una cosa mi piace, mi piace punto. […] Mi piacerebbe vedere meno odio, meno discriminazione nel mondo. La cosa più assurda che ho fatto e che spiazzerebbe? Dipende cosa si intende per ‘assurdo’, potrei dire tipo che ho fatto sesso con quattro mie amiche molto brave, sex-worker. Sesso nei camerini dopo i concerti oppure una volta mi sono fatto una coppia di fidanzati. Una volta, in un hotel, mi sono fatto fare un pom**no in verticale”. Infine ha concluso con un altro aneddoto piuttosto ‘spinto’: “Ho pi**iato e mi sono fatto pis**are addosso. Ah, ecco! Hanno bevuto tutta una mia pi**iata lunga. Ti giuro, parlando lei mi ha detto: ‘Sa di acqua frizzante calda un po’ tipo champagne’. Avevamo finito di fare se**o, stavo andando al bagno e lei mi fa: ‘No, no. Sono io il tuo ce**o. È andata così. È una grande sottomissione. Non è la pipì il punto, è la connessione mentale. Chimica.