Siani, che è ormai quasi un habituè della kermesse, ha parlato con la consueta ironia dei rischi dell'uso eccessivo dei cellulari che facciamo ogni giorno
“Noi utilizziamo troppo il telefono. Al ristorante la prima cosa che facciamo è la fotografia. Davanti a una parmigiana calda cosa facciamo? La foto. Una volta una spigola mi ha detto: mi fai un’altra foto? Sono venuta con l’occhio chiuso”. Così ha scherzato Alessandro Siani nel suo monologo arrivato al’1 di notte della terza serata del Festival di Sanremo. Siani, che è ormai quasi un habituè della kermesse, ha parlato con la consueta ironia dei rischi dell’uso eccessivo dei cellulari che facciamo ogni giorno. “Hanno studiato il corpo umano e si sono accorti che l’iso di tablet e computer ci stanno cambiando fisicamente, vi mostro come diventeremo nel 4000”, ha detto mentre sullo screen compariva la foto di Malgioglio. Quindi ha concluso con una nota dolceamara: “Il giorno che si è bloccato Whatsapp siamo impazziti tutti – ha ironizzato il comico napoletano-. Un ragazzo ha chiamato i carabinieri: venitemi a prendere, ho paura. Ma dove ti trovi?, gli hanno chiesto. Nella realtà, ha risposto”.