Il gruppo musicale, che si è fatto conoscere sulle note di Amare e poi di Ciao Ciao, ha scritto la canzone che i Cugini di Campagna canteranno sul palco dell'Ariston. Ivano Michetti: "Sono obiettivo" e rivela cosa pensa del brano
Tra gli artisti sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2023 non ci sarà La Rappresentante di Lista (nota anche come LRDL). O meglio, ci saranno ma sotto un’altra veste. Andiamo con ordine. Il gruppo si è formato nel 2011 a Palermo, grazie all’incontro tra Veronica Lucchesi (originaria di Viareggio) e Dario Mangiaracina (originario del capoluogo siciliano), durante le prove di uno spettacolo teatrale. Il loro nome? Proviene dall’iscrizione di Lucchesi come rappresentante di lista per votare fuori sede in un referendum. Il loro primo album – (Per la) via di casa – è uscito nel 2014 e ha sostanzialmente segnato il loro ingresso nella scena musicale italiana. Ma è stata la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2021 che ha regalato loro una visibilità impressionante, facendosi subito apprezzare con il brano Amare (19,520,484 streams su Spotify). Poi, nel 2022, hanno replicato il successo con Ciao Ciao (41,395,434 streams). Un altro singolo, molto amato su TikTok, è invece Diva, che di streams attualmente ne conta 4,234,282. Quest’anno, invece, i due artisti non canteranno alcun inedito, ma la loro musica risuonerà comunque nel Teatro Ariston. Sono infatti loro gli autori del brano dei Cugini di Campagna dal titolo Lettera 22. “Sono obiettivo e so che a Sanremo voglio andare dialogando con i giovani – ha raccontato Ivano Michetti, parlando del brano -. A colpirmi sono state subito la musica e armonie, che il direttore d’orchestra che è in me ha colto al volo. Io ho arrangiato alla mia maniera, lavorando anche sui testi, trovando la quadra, per un brano che ci calza a pennello. Il significato della canzone? È nel titolo: la lettera 22 non c’è nel nostro alfabeto, che ne ha 21. La lettera che non c’è e non si trova, è un po’ come quando non si riescono a trovare le parole per dire scusa, ti amo, tante situazioni della vita. È anche, però, il nome di una Olivetti degli anni Cinquanta, una macchina da scrivere che si chiama proprio Lettera 22″.
VITA PRIVATA E CURIOSITÁ SU ‘LA RAPPRESENTANTE DI LISTA’ – Forse non tutti sanno cosa facevano i due cantanti prima di riuscire ad affermarsi nel panorama musicale italiano. Lei, 35 anni, ha studiato giurisprudenza (ma poi ha scelto la via del teatro e in seguito della musica) mentre lui, che di anni ne ha 38, è laureato in Medicina. Nonostante l’esposizione sui social e i numerosi follower (207mila su Instagram, 31.378 su Twitter, 73.374 su Facebook e 75.5 su TikTok), poco o nulla si sa della loro vita privata. Ospiti di Che Tempo Che Fa, lo scorso 22 gennaio, hanno ripercorso la propria carriera e poi, rispondendo a Gigi Marzullo, Veronica ha affermato: “Quando abitavo a Viareggio nonna mi portava sempre dal macellaio Michele, mi piacevano innanzitutto molto le tendine, quelle di plastica. Bellissime. E poi questi strumenti proprio per frantumare le ossa”, ha detto spiegando perché da piccola diceva che le sarebbe piaciuto fare la macellaia. Infine ha concluso: “Credo che da bambina mi piacesse il macellaio e quindi è nato un po’ un amore”. “Io avrei voluto fare il Papa”, ha invece detto Dario. Che poi ha aggiunto: “Per un breve periodo l’ho fatto”. Il siparietto esilarante ha scatenato le risate in studio. “È una cosa romantica, perché fate così?”, ha affermato il conduttore Fabio Fazio in riferimento alle affermazioni di Veronica. Quindi Nino Frassica ha aggiunto: “E certo, perché il macellaio lo fai ‘con le mani, con le mani'”, la battuta dell’attore comico siciliano in riferimento al ritornello di Ciao Ciao. Entrambi gli artisti, infine, non si sono mai tirati indietro di fronte a tematiche importanti come l’ambiente e la guerra in Ucraina. Lo scorso febbraio, infatti, avevano lanciato un appello per un mega concerto per raccogliere fondi per i profughi e la popolazione ucraina.