Cinema

Noi siamo Alitalia, il doc che racconta la storia del più grande licenziamento di massa mai avvenuto nella storia della Repubblica

di F. Q.

Dopo l’esordio al Cinema Farnese di Roma, prosegue l’uscita nelle sale del docufilm Noi siamo Alitalia – Storia di un paese che non sa più volare, ideato e prodotto da Alessandro Tartaglia Polcini e diretto da Filippo Soldi (2022, 93’), selezionato ai Nastri d’Argento 2023. Il film documenta le reali circostanze che hanno determinato lo smantellamento e la chiusura della compagnia di bandiera con il più grande licenziamento di massa mai avvenuto nella storia della Repubblica, con 11.000 lavoratori che hanno perso il loro posto di lavoro.

Alitalia, che ha rappresentato uno dei maggiori asset del Paese, da più di un anno non esiste più. Quattro giovani autori, incaricati da una casa di produzione cinematografica, devono scrivere un docufilm sulla fine dell’azienda. Nessuno di loro è però in grado di capire le complesse questioni aziendali ed economiche che hanno causato il disastro della compagnia. Chiedono dunque di incontrare degli esperti per avere supporto. Scoprono così le tante facce di una realtà che ha avuto un impatto devastante sulla vita di migliaia di persone e sull’intero Paese.

Fra i tanti specialisti che nel docufilm aiutano i quattro autori e il pubblico a orientarsi, figurano Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 Ore, Fabrizio Tomaselli, assistente di volo in Alitalia e tra i fondatori del sindacalismo di base nel trasporto aereo, e i maggiori esperti del trasporto aereo italiano e internazionale, come il prof. Ugo Arrigo, il ricercatore Andrea Giuricin, l’ex AD Meridiana Gianni Rossi e Joerg Heberhart, attualmente manager del Gruppo Lufthansa. Particolarmente significativo ed emozionante il contributo del Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena.

Pur senza dare un giudizio esplicito, le decine di testimonianze portate nel docufilm fanno riflettere se la chiusura di Alitalia non sia solo la conseguenza di una serie di scelte industriali volutamente sbagliate e, a tratti, criminali, ma anche una spia della direzione che sta prendendo questo Paese sotto il profilo economico: “Socializzare le perdite, privatizzare i profitti. Se c’è da prendere, prendiamo noi. Se c’è da dare, date voi”.

Realizzato con il sostegno e il patrocinio del Comune di Fiumicino, il documentario, prodotto dall’Associazione Culturale Ticto con la collaborazione di Own Air, intende riportare i fatti nella loro realtà, attraverso le dichiarazioni dei protagonisti di questa articolata e drammatica vicenda. Il docufilm è dedicato alla memoria del pilota trentottenne Francesco Fasolo (uno dei 1322 dipendenti licenziati da Air Italy), lanciatosi nel vuoto per non aver retto al peso della perdita del lavoro.

Il 13, 14 e 15 febbraio il film sarà presentato all’Ambrosio Cafè di Torino, alle 19, da Giuseppe Gariazzo, critico cinematografico e collaboratore di Job Film Days. Al termine della proiezione seguirà il dibattito con il regista Filippo Soldi, il produttore Alessandro Tartaglia Polcini, il prof. Matteo Migheli, Università degli Studi di Torino, e l’avvocato Daniela Talarico, esperta in diritto del lavoro. Modera Massimiliano Quirico, Associazione Sicurezza e Lavoro. Sarà inoltre presente Elena Paola Gaggini, autrice del libro Senza più ali per volare – Le storie di chi ha fatto grande Alitalia.

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