Dopo una lunga serie di dialoghi infruttuosi i dipendenti di Ita Airways proclamano il primo sciopero della breve storia della compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia. Il personale di terra e di volo di Ita Airways incrocerà le braccia martedì 28 febbraio dalle 10 alle 14 per il mancato accordo sugli aumenti salariali. La compagnia appartiene al momento per il 100% al Tesoro ma è in trattative con la tedesca Lufthansa che per la vendita di una quota di minoranza. Al termine della riunione che si è svolta ieri al ministero del Lavoro, i vertici di Ita hanno comunicato che l’azienda non è nelle condizioni di firmare l’accordo e hanno rimandato la trattativa a un momento successivo a una seduta straordinaria del Consiglio d’amministrazione, convocata per la fine della prossima settimana. Infuriate le sigle di categoria: “L’azienda inspiegabilmente ha manifestato rigidità inaccettabili rifiutandosi di sottoscrivere un accordo costruito insieme nei lunghi mesi di trattativa”, denunciano i vertici della Uiltrasporti. Mentre il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito ha accusato Ita di aver fatto saltare un accordo già concluso. L’incontro di ieri era infatti iniziato con un certo ottimismo sulla possibilità di concludere un’intesa dopo una serie di vertici in cui ciò non era accaduto.
Ita Airways conta 69 aerei impiega attualmente 3.600 dipendenti ma sono in corso numerose cause di ex dipendenti Alitalia ora in cassa integrazione che contestano la mancanza di continuità aziendale tra la vecchia e la nuova compagnia. Ha chiuso i primi sei mesi del 2022 con una perdita di 272 milioni di euro ma ha ricevuto, in più tranche, circa un miliardo di euro di aiuti del Tesoro come da accordi con Bruxelles.