È stato confermato il fermo dell’eurodeputato belga Marc Tarabella dopo l’interrogatorio di garanzia. L’udienza di convalida della misura cautelare imposta dal giudice istruttore Michel Claise è stata fissata giovedì. Tarabella – che si trova in cella – era stato fermato venerdì mattina nella cittadina vallone di Anthisnes, di cui è sindaco. La polizia aveva anche perquisito e messo sotto sequestro i suoi uffici e una cassaforte in una banca di Liegi nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in seno al Parlamento Ue da parte di Marocco e Qatar per influenzare le decisioni della Plenaria europea.

“L’udienza è andata bene, ha risposto a tutte le domande degli investigatori con franchezza e in un’atmosfera serena. Non sono stati presentati nuovi elementi per corroborare le accuse di trasmissione di denaro – ha detto il legale di Tarabella, Maxime Tioller – L’unica prova contro il mio cliente sono i commenti del signor Panzeri. È la parola di un criminale, Panzeri, contro quella di un uomo che è stato onesto per tutta la vita, Tarabella. Il mio cliente continuerà a lottare perché venga riconosciuta la sua innocenza”.

Il riferimento dell’avvocato di Tarabella è all’accordo siglato dall’ex eurodeputato di Articolo 1 Antonio Panzeri con i magistrati della procura nel quale si è impegnato a “svelare l’intero sistema” di mazzette in cambio di un solo anno di carcere. Nell’attività di lobbying a favore del Qatar, ha spiegato Panzeri, Tarabella è “ricompensato più volte per un importo totale di 120mila o 140mila euro consegnati in contanti”.

L’intesa ha portato ai primi sviluppi proprio venerdì con il fermo di Tarabella in Belgio e l’arresto di Andrea Cozzolino (Pd), ora rinchiuso nel carcere di Poggioreale con le accuse di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio. Panzeri e il suo ex assistente Francesco Giorgi avrebbero, si legge nel mandato di arresto europeo per Cozzolino, “concordato di far collocare Andrea Cozzolino ed Eva Kaili nella Commissione speciale Pegasus del Parlamento Europeo con l’obiettivo di difendere gli interessi marocchini in seno alla commissione”. In un altro passaggio si riferisce di “una riunione su una ‘risoluzione del Qatar’ si è tenuta in data 7/12/2021 a quanto pare all’interno degli edifici europei (in circostanze ancora da precisare)”.

E “prima di questa riunione”, l’assistente parlamentare “Giuseppe Meroni ha chiesto istruzioni a Panzeri”. Al termine della riunione, si legge nel mandato d’arresto, Panzeri “ha ricevuto due sms da Meroni” che recitavano “Qatar risolto” e ‘il quadriumvirato Cozzolino, Moretti, Arena, Tarabella ha colpito con precisione, attenzione ed efficaci”. L’eurodeputata dem Alessandra Moretti ha ribattuto: “Ho sempre votato contro il Qatar e non ho mai partecipato a riunioni su questo argomento. I miei comportamenti parlano chiaro. È una cosa pazzesca, l’importante è che venga chiarita subito”.

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