"egli anni il rapporto tra la Morvillo e la Oxa non si è mai interrotto. Anzi. Fu lei a fare la prima intervista ai due sposi, Pacolli – poi implicato nel Russia Gate – la volle quando si trattò di raccontare il suo divorzio dalla Oxa. “Era come se mi fossi guadagnata il suo rispetto...", la giornalista racconta a FQMagazine
Oxa, Oxarte, Oxissima. Tra i pochi veri personaggi di Sanremo 2023 c’è senza dubbio Anna Oxa, icona di stile e pure di strategia mediatica. Esce di rado, parla ancora meno ma, nel bene o nel male, riesce sempre a far discutere. Anche al Festival. Che sia per la fake news sulla multa o per il “bicchiere gate” sul presunto lancio di acqua nel backstage dell’Ariston o, ancora, per i post criptici sulla pagina Oxarte e la distanza ormai siderale dai giornalisti. Tutti s’abbuffano di riflettori e social, lei invece gioca di sottrazione estrema fino a scomparire dalle scene. No, non è una novità, visto che le sue interviste negli ultimi anni si contano su una mano. E una delle poche di cui si fida è Candida Morvillo, giornalista del Corriere della Sera, cui ha concesso colloqui esclusivi saccheggiati dai tutti i siti.
E pensare che il rapporto tra la cantante e la Morvillo è segnato da uno snodo che avrebbe potuto compromettere tutto. Settembre 1999, la Oxa si sposa con l’imprenditore di origini albanesi Behgjet Pacolli, la coppia vende l’esclusiva a Sorrisi e Canzoni per 60 milioni di vecchie lire ma Candida Morvillo s’intrufola nella villa dove si celebrano le nozze con l’attitudine di una embedded in tailleur griffato. “Ero un’abusiva da tre anni al settimanale Oggi e mandarono me perché nessuno dei mie colleghi blasonati ci voleva andare a schiantarsi contro un’impresa impossibile”, racconta la giornalista a FqMagazine. Fuori da villa Rizzoli, a Canzo, gli altri giornalisti si presentano tutti sciatti e stropicciati, la Morvillo se ne arriva sulle rive del lago di Como impeccabile in completo di seta shantung color bronzo e, complice una distrazione della security, entra con la nonchalance e il piglio di un’invitata della sposa.
“Nacque la leggenda che per arrivare lì avessi scavalcato le montagne (o che fossi stata calata da un elicottero), invece fu tutto molto più semplice. Entrai dal cancello, mi ritrovai le guardie del corpo schierate ma non mi feci intimorire: ero precaria, dovevo portare a casa qualcosa. Tirai fuori una piccola macchina fotografia e scattai: non solo violai l’esclusiva, ma lo feci con foto dalle inquadrature pure migliori di quella di Sorrisi”. Nel frattempo, un collega della concorrenza fuori dalla villa avvertì la security, le guardie la raggiunsero e la bloccarono: “Feci in tempo a nascondere la macchinetta nei … diciamo così… pantaloni, mi impedirono di uscire dal cancello e chiamarono i carabinieri. Quando arrivarono, loro volevano denunciarmi per violazione di proprietà privata, io per sequestro di persona: non se ne fece niente, io tornai a casa incolume e con lo scoop. Paolo Occhipinti, all’epoca direttore di Oggi, mi assunse”. Un racconto reso ancora più cult se si pensa all’immagine sofisticata e aristocratica della Morvillo, autrice di un libro – La repubblica delle veline -, che ha raccontato un’epoca con un tono sublime e dall’ironia feroce.
Nonostante i 60 milioni di lire in fumo, negli anni il rapporto tra la Morvillo e la Oxa non si è mai interrotto. Anzi. Fu lei a fare la prima intervista ai due sposi, Pacolli – poi implicato nel Russia Gate – la volle quando si trattò di raccontare il suo divorzio dalla Oxa. “Era come se mi fossi guadagnata il suo rispetto. Quest’uomo rude, uno che aveva in mano i restauri del Cremlino, forse riconobbe in me coraggio e faccia tosta”, racconta ancora la Morvillo. “Quando divorziarono arrivai a Lugano e mi ritrovai davanti non solo lui ma anche Gianni Belleno, altro ex della cantante: i due, sedotti e abbandonati, nel frattempo avevano fondato una casa discografica”.
Pure con la Oxa, la giornalista ha avuto diversi incontri professionali, l’ultimo in occasione dei suoi 60 anni. “La intervistai per il Corriere della Sera e divise i lettori in due: ricevetti messaggi di fan entusiasti e altri mi dicevano che non ci avevano capito niente. Lei mi è piaciuta perché è molto vera: mettersi a raccontare che si vive dentro una ricerca spirituale che dura vent’anni, espone a critiche perché è difficile da far comprendere a tutti”. E come se lo spiega questo “rifiuto” della Oxa di concedersi ai giornalisti anche in occasione di Sanremo? Fa parte del personaggio o è semplice coerenza col suo percorso di ricerca? “Non è la posa da personaggio. Credo sia un modo per rifiutarsi di farsi definire da qualcun altro: il problema di molti artisti è che temono di venir raccontati diversamente da come sono. Non c’è mai verità oggettiva dentro un ritratto. L’ultima volta si era riconosciuta, cosa che mi è stata conferma anche dalla sua manager Milly Milano”, rivela Candida Morvillo. Che poi ammette: “Ciò che non sono mai riuscita a comprendere sono i video e poi i post in cui parlava di complotti. Detto questo, penso sia una grande artista e come tale vanno rispettate le sue scelte. Anche quelle più criptiche e incomprensibili. Almeno per noi”.